Castellammare. Amato tuona: «Eav deve riaprire la stazione Terme»
CRONACA
17 luglio 2025

Castellammare. Amato tuona: «Eav deve riaprire la stazione Terme»

Metropolis

Castellammare. «Eav deve riaprire le stazioni Moregine, Castellammare Terme e mantenere tutti gli impegni assunti con la città». Il deputato del Movimento Cinque Stelle, Gaetano Amato, torna alla carica dopo aver interessato della vicenda il Prefetto di Napoli, Michele Di Bari. Il parlamentare stabiese – come già fatto per la vicenda del sottopasso nel 2023 – ha chiesto l’intervento della Prefettura per sbloccare la situazione delle opere mai realizzate da Eav sul territorio di Castellammare. Tra queste rientra anche la questione della stazione Terme, che appena qualche settimana fa è finita al centro del dibattito politico. Il presidente di Eav, Umberto De Gregorio, aveva scritto al presidente del consiglio comunale Roberto Elefante sostenendo che non era nei piani dell’azienda – in particolare per motivazioni economiche – la riapertura della stazione Terme. Una lettera che aveva scatenato la dura reazione in consiglio comunale delle forze politiche di centrosinistra e centrodestra. «Noi chiediamo che Eav rispetti gli impegni presi nella Conferenza di Servizi del 2019 con il Comune – dice Amato – Quello è contratto fatto con i cittadini stabiesi, che hanno dovuto subire il traforo di Varano. Non arretreremo su questa battaglia per la città e ringraziamo sua eccellenza Michele Di Bari per il prezioso supporto». A seguito di una dettagliata relazione presentata dal deputato del Movimento Cinque Stelle, infatti, il Prefetto di Napoli ha chiesto all’Eav tutte le notizie utili rispetto alle tempistiche delle opere concordate con il Comune, riconoscendo tra l’altro l’importanza del collegamento ferroviario per la città di Castellammare di Stabia.  «La riapertura delle stazioni Moregine e Terme, così come le altre opere previste nella Conferenza di Servizi e mai realizzate da Eav, consentirebbero al Comune di varare finalmente un vero piano di mobilità sostenibile – spiega Amato – In particolare la stazione Terme servirebbe i bagnanti che frequentano i lidi, gli operai di Fincantieri e chi vuole raggiungere il borgo dell’Acqua della Madonna. Da anni ormai di discute della necessità di decongestionare il traffico verso la costiera sorrentina e in tal senso ho chiesto anche che venga riconsiderata la situazione delle stazioni Pozzano e Scrajo». «Questo è il primo passo e siamo molto soddisfatti dell’interessamento della Prefettura, poi valutiamo nel prosieguo altre azioni – conclude Amato – Sentire che la stazione Terme non si può riaprire perché si allungherebbero i tempi di percorrenza di 4 minuti, suona quasi come una beffa». tiva