Serie B. Juve Stabia, Langella e Lovisa: «Dieci acquisti per completare la rosa»
Castellammare. Dieci minuti separano l’hotel Rasinus di Roccaraso dal stadio C, Teofilo Patini, di Castel Di Sangro. Le navette fanno su e giù la mattina e il pomeriggio, tra i tornanti dell’Alto Sangro, per accompagnare i calciatori della Juve Stabia impegnati negli allenamenti agli ordini di mister Ignazio Abate. L’arrivo allo stadio e subito un po’ di ginnastica per il risveglio muscolare, un quarto d’ora di palestra e poi tutti a disposizione dell’allenatore che tiene i calciatori a rapporto nel chiuso degli spogliatoi per spiegare cosa prevede l’allenamento del giorno. La preparazione è dura «più pesante degli anni scorsi», sussurra qualche calciatore ricordando che già sono state fatte per tre volte – in appena nove giorni – le ripetute sui mille metri. Il clima è sereno e con lo staff c’è sempre spazio anche per una battuta e qualche scherzo. Quando poi diventa protagonista il pallone è quasi una festa. Mister Ignazio Abate sta provando diverse situazioni di gioco e la squadra, soprattutto in fase difensiva, sta provando sia con tre centrali che con una linea a quattro. Anche nella parte dell’allenamento con il pallone l’allenatore pretende intensità. La sua voce rimbomba forte sia quando uno schema riesce, che quando si sbaglia qualcosa. Non manca l’incitamento per i calciatori e le prime indicazioni: «Fabio tu sai fare gol, ci devi arrivare in area, ci devi arrivare sempre», urla per spronare Maistro a non risparmiarsi nell’attaccare la porta avversaria. Ad osservare la squadra allenarsi, da giovedì mattina, è arrivato anche il presidente Andrea Langella. Tra un summit di mercato con il direttore sportivo Matteo Lovisa e un incontro istituzionale con il sindaco di Castel di Sangro, Angelo Caruso, Langella ne ha approfittato anche per parlare con la squadra. «Gli ho detto che mi interessa vedere la maglia sempre sudata, perché bisogna avere rispetto per i 118 anni di storia della Juve Stabia e per i sacrifici che questa società ha fatto e continua a fare – aggiunge – Stiamo dimostrando la nostra voglia di crescere anche con questo ritiro a Castel di Sangro che rappresenta sicuramente un upgrade per noi», racconta Langella che sfiora anche l’argomento mercato «devono arrivare ancora molti calciatori per completare la nostra rosa, ma abbiamo le idee chiare e soprattutto l’obiettivo di puntare a elementi che possano renderci sempre più competitivi – spiega il presidente – Quest’anno abbiamo stanziato una cifra importante per l’acquisto dei cartellini, perché vogliamo valorizzare calciatori di proprietà. Per quanto riguarda le possibili uscite, i club che sono interessati ai nostri calciatori devono avere rispetto delle valutazioni di professionisti che l’anno scorso hanno conquistato la semifinale play off per la Serie A». Più nel dettaglio entra il direttore sportivo Matteo Lovisa: «Al momento stiamo lavorando con una rosa al 60 per cento, arriveranno una decina di calciatori per completare la squadra – spiega il ds – C’è la necessità di intervenire sul reparto offensivo e sul pacchetto degli under. Le idee ci sono, speriamo di poter mettere al più presto a disposizione dell’allenatore i calciatori di cui ha bisogno». Tra i possibili nuovi innesti figura sicuramente il nome del talento dell’Inter Giacomo De Pieri: «E’ un profilo che stiamo seguendo, così come altri, perché è un calciatore che ci può dare qualità – conclude Lovisa – Per quanto riguarda le uscite, l’idea resta quella di non privarsi dei calciatori che sono al centro del nostro progetto tecnico». Tra questi figura il difensore Marco Bellich: «Stiamo ragionando con la società per continuare assieme anche oltre la scadenza dell’attuale contratto – spiega il centrale – Castellammare è casa mia, qui sono felice e mi fa piacere andare avanti con la maglia della Juve Stabia». Nel ritiro di Castel di Sangro, poi, ha ritrovato uno di quei beniamini che a volte andava a vedere allo stadio: «Sono stato tante volte a San Siro quando nel Milan giocavano calciatori come Ibrahimovic, Ronaldinho e mister Abate – conferma Bellich – E’ un allenatore davvero preparato che chiede tanto sia dal punto di vista tecnico che tattico». Sulle aspettative per il prossimo campionato, il centrale novarese non ha dubbi: «Veniamo da due anni meravigliosi e questo dev’essere l’anno delle conferme – conclude Bellich – Il gruppo dell’anno scorso è forte e avrà il compito di facilitare l’inserimento dei nuovi acquisti. E’ arrivato Alessandro Confente con il quale avevo giocato già a Vicenza e so bene che si tratta di portiere che ci può dare davvero tanto». Nel ritiro di Castel di Sangro si aggiungono anche due tifosi speciali. Il primo è il sindaco della cittadina abruzzese, Angelo Caruso, che si dice «davvero felice di questa sinergia che si è creata con la Juve Stabia», ricordando che «l’amministrazione lavora sempre per creare le condizioni migliori per i club che scelgono di fare qui il ritiro precampionato». Il secondo è Leonardo Apuzzo, responsabile dell’hotel Rasinus che ospita la Juve Stabia: «Abbiamo trovato un gruppo davvero di ragazzi perbene – racconta, aggiungendo – Da quando sono qui abbiamo già festeggiato cinque compleanni tra calciatori e staff e la nostra cucina si è messa a disposizione con la preparazione delle torte». Dopo il pranzo e poi il riposo nella struttura oasi di Roccaraso, la Juve Stabia è scesa in campo nel pomeriggio per il primo test stagionale contro l’Alfedena. Il primo gol della stagione l’ha messo a segno Ruggero con un colpo di testa su azione d’angolo, poi le reti di Maistro, Pierobon, Piovanello, Mosti e il giovane Balzano per il 6-0 finale.
Questione Menti
Mentre a Castel Di Sangro la Juve Stabia si appresta a vivere gli ultimi giorni di ritiro prima del ritorno al Menti, proprio la questione stadio – e in particolare dei lavori di ammodernamento – tiene banco a Castellammare dopo il mancato finanziamento da 1,5 milioni di euro da parte del Governo. «Dispiace constatare che il Governo Meloni non abbia voluto investire su Castellammare di Stabia, escludendo il progetto per lo stadio Romeo Menti dal bando Sport e Periferie», è il commento del sindaco di Castellammare Luigi Vicinanza che ha però rilanciato «andremo avanti con le nostre forze, come già fatto lo scorso anno. Grazie a fondi comunali e al sostegno concreto della Regione Campania, che ha già stanziato 5 milioni di euro, e in sinergia con la Juve Stabia stiamo portando avanti un percorso di riqualificazione serio e ambizioso». Non è mancata la replica del coordinamento cittadino di Fratelli d’Italia: «Il Dipartimento per lo Sport ha bocciato il lacunoso e generico progetto presentato dal Comune di Castellammare e il sindaco cerca solo di coprire le proprie incapacità amministrative. Si fa rivelare che tra i Comuni beneficiari dei finanziamenti c’è anche il Comune di Gragnano, il cui sindaco non è certo di centrodestra». @riproduzione riservata

