Authentic Outdoor, così Costa d’Amalfi riscopre la montagna e le sue bellezze
Montagna protagonista: con “Authentic Outdoor Amalfi Coast” la Costa d’Amalfi riscopre il suo cuore verde. Nel silenzio dei boschi dei Monti Lattari, tra i terrazzamenti di vite e limoni e le vette che sfiorano il cielo sopra il mare, prende forma un progetto che promette di riscrivere il futuro turistico della Costa d’Amalfi. Si chiama “Authentic Outdoor Amalfi Coast” ed è molto più di un piano di valorizzazione: è una visione, una chiamata collettiva a riscoprire l’identità profonda di un territorio troppo spesso raccontato solo nei suoi aspetti più iconici. Finanziato attraverso il programma Montagna Italia del Piano Sviluppo e Coesione del Ministero del Turismo con un investimento di circa 2 milioni di euro, il progetto coinvolge tre comuni simbolo dell’entroterra amalfitano — Agerola, Scala e Tramonti — segnando un ritorno alla montagna come chiave per un turismo più sostenibile, partecipato e autentico. Un progetto di territorio per il territorio. A guidare l’iniziativa è la Rete di Sviluppo Turistico Costa d’Amalfi, in sinergia con la Comunità Montana dei Monti Lattari e una fitta trama di operatori locali. L’obiettivo è chiaro: rigenerare l’entroterra, decongestionando la fascia costiera — oggi sotto pressione nei mesi estivi — e offrendo nuove opportunità ai borghi interni, spesso rimasti ai margini del grande flusso turistico. «Da qui parte il primo progetto concreto per la gestione dei flussi turistici in Costiera», spiega Andrea Ferraioli, presidente della rete. «Le prime azioni partiranno già nei mesi invernali del 2025, con percorsi di formazione per gli operatori locali. La fascia collinare è la nostra grande risorsa nascosta, la chiave per costruire un equilibrio nuovo tra territorio e turismo». Natura, cultura, comunità: una nuova visione per la montagna Il progetto si articola lungo quattro direttrici strategiche: 1.Riqualificazione della rete sentieristica, con attenzione all’accessibilità per tutti; 2.Promozione digitale e comunicazione sui mercati nazionali e internazionali; 3.Supporto all’imprenditoria locale con bandi, formazione e accompagnamento; 4.Costruzione di esperienze outdoor autentiche: escursioni, meditazione, enogastronomia a km zero. Elementi innovativi come le smart bench a energia solare, il bike sharing elettrico e la nascita di un’Outdoor Academy promettono di rivoluzionare il concetto stesso di offerta turistica. Fiore all’occhiello sarà l’Outdoor Lab Festival, il più grande evento del Sud Italia dedicato alla cultura della montagna e della vita all’aria aperta. Le parole dei sindaci. Il progetto affonda le radici nelle comunità, valorizzandone storia, vocazioni e paesaggi. Non è un caso che Agerola, Scala e Tramonti siano stati scelti come capofila. Per Tommaso Naclerio, sindaco di Agerola, si tratta di un’evoluzione naturale: «Questo progetto rappresenta un vero valore aggiunto per la nostra comunità, perché consolida e al tempo stesso rilancia la nostra identità in chiave intercomunale, calandoci nella più ampia rete montiera della Costiera Amalfitana. Agerola è già da tempo riconosciuta come meta ideale per il turismo lento, esperienziale e naturalistico. Abbiamo una rete di sentieri ben strutturata e una narrazione territoriale autentica: “Authentic Outdoor Amalfi Coast” ci permette di portare questo patrimonio a un nuovo livello». Naclerio evidenzia due aspetti centrali del progetto: «La campagna di digitalizzazione darà nuova visibilità alle nostre eccellenze locali, mentre il supporto alle imprese turistiche, soprattutto nella formazione sulla narrazione del territorio, sarà fondamentale per innalzare la qualità dell’offerta e attrarre un pubblico sempre più consapevole». A Scala, la sindaca Ivana Bottone accoglie con entusiasmo la dimensione sistemica del progetto: «Questa è un’opportunità fondamentale per il nostro Comune. Riqualificare i sentieri ancora trascurati e valorizzare appieno il patrimonio naturale e culturale già esistente — come la Valle delle Ferriere, il Parco del Dragone o il rifugio montano di Santa Maria dei Monti — ci permetterà di restituire protagonismo alla montagna». Bottone sottolinea l’importanza della cooperazione: «Solo integrando e mettendo a sistema l’offerta dei diversi comuni potremo costruire una rete solida, coerente e duratura. È il momento di pensare come un’unica comunità territoriale». A Tramonti, il sindaco Domenico Amatruda legge nel progetto la possibilità concreta di riscatto per l’entroterra: «La riscoperta dei sentieri è la chiave per rilanciare un turismo lento e autentico. Il nostro territorio ha tanto da offrire, al di là delle rotte più affollate della Costiera. Vogliamo attrarre un turismo enologico, religioso, gastronomico, attento alla natura e ai suoi ritmi». Amatruda segnala anche l’importanza del progetto parallelo “Borgo del Gusto”, che integra enogastronomia e promozione turistica: «Tramonti si propone come un vero e proprio paese gentile, un punto d’equilibrio tra la fascinazione della costa e la riscoperta dell’entroterra. La nostra posizione strategica può diventare il fulcro di una rinascita sostenibile e duratura». Una “comunità partecipante” al centro. Uno degli aspetti più significativi del progetto è la sua dimensione partecipativa. Dalla primavera 2025 sarà attiva una piattaforma digitale aperta a cittadini, associazioni e operatori, pensata per raccogliere idee, segnalazioni e proposte. Una governance dal basso che promette di mantenere l’autenticità come filo conduttore di ogni azione. Ferraioli conferma: «L’entusiasmo e la partecipazione registrati durante la presentazione pubblica dimostrano che questo è un progetto sentito. Non si tratta di vendere un prodotto turistico, ma di costruire un’identità condivisa. Dove la montagna non è più periferia, ma cuore pulsante del territorio». Agerola, Scala e Tramonti: tre anime, una visione comune. La scelta dei tre comuni è anche simbolica: Agerola, pioniera del turismo escursionistico; Scala, culla di spiritualità e biodiversità; Tramonti, scrigno agricolo e culturale con tredici borgate autentiche. Tre anime distinte che convergono verso una visione comune: una Costiera che ritrova la propria anima verde, che sceglie la qualità invece della quantità, la lentezza invece della fretta, la partecipazione invece della marginalità. Un patto tra terra e cielo “Authentic Outdoor Amalfi Coast” non è solo un progetto, ma una strategia di rigenerazione territoriale che guarda al futuro. Il finanziamento pubblico copre il 96% dei costi, ma sarà la capacità delle comunità di fare rete a garantire continuità. In un’epoca in cui il turismo cerca verità e relazione, la Costa d’Amalfi risponde con autenticità. Non più solo balconi sul mare, ma orizzonti che si aprono dalle creste montane, dove la storia incontra il silenzio dei boschi e dove il futuro può finalmente avere radici.

