Castellammare. Eav annuncia: «Da ottobre in funzione la nuova stazione Stabia Scavi»
Castellammare. Nel 2026 Eav valuterà se riaprire o meno la stazione di Moregine considerato che si tratta di una fermata che interessa «uno scarsissimo traffico di viaggiatori». L’eventuale ripristino della fermata di Ponte Persica «tecnicamente non sarebbe realizzabile nella stessa sede del vecchio impianto». La stazione Castellammare Terme dismessa da oltre 20 anni «era interessata da un flusso di viaggiatori del tutto trascurabile» e l’eventuale ripristino costerebbe «circa 20 milioni di euro». Così l’Eav ha risposto alle richieste di chiarimenti della Prefettura di Napoli rispetto alle opere previste nella Conferenza di Servizi del 2019 e mai realizzate. Era stato il deputato del Movimento Cinque Stelle, Gaetano Amato, a sollecitare l’interessamento della Prefettura, soprattutto dopo che in consiglio comunale erano state approvate – all’unanimità – due mozioni che chiedevano la riattivazione delle stazioni chiuse sul territorio stabiese. La risposta di Eav è più o meno la stessa già data al consiglio comunale di Castellammare, anche se in questo caso l’azienda presieduta da Umberto De Gregorio aggiunge: «La riapertura della fermata Terme, nella previsione di una rivitalizzazione dell’area, può apparire opportuna ma necessita quindi di un finanziamento straordinario regionale per rimettere in sesto la struttura per poter poi fare una gara, aggiudicare i lavori ed eseguirli». E di seguito c’è la vera novità, perché De Gregorio scarica questa scelta sulla Regione Campania sostenendo che «Eav ovviamente seguirà le indicazioni regionali». Eav scarica invece sui Comuni di Castellammare e Vico Equense la scelta di tenere chiuse le fermate di Pozzano e Scrajo spiegando «da diversi anni le amministrazioni territoriali competenti non ne hanno più richiesto l’apertura», e aggiungendo «tali impianti richiederebbero importanti lavori di riqualificazione e quindi di specifici finanziamenti regionali. Negli attuali piani di investimento, nell’ambito dei quali è previsto l’adeguamento delle gallerie alla normativa vigente, gli impianti di Pozzano e Scrajo saranno attrezzati come uscite di emergenza dalla relativa galleria». Eav, in linea generale, ha spiegato al Prefetto che l’apertura di una qualsiasi stazione «comporta un allungamento dei tempi di percorrenza sulla direttrice (Napoli-Sorrento, in questo caso) stimabile in 4/5 minuti, tra decelerazione, servizio viaggiatori ed accelerazione e richiederebbe un costo di esercizio di circa 400 mila euro, tra presenziamento e manutenzione». Rispetto agli investimenti sul territorio stabiese, Eav rivendica che è in corso il completamento del raddoppio della tratta tra Moregine e Castellammare Centro «che termineranno entro la fine del 2026» e che sono in corso i lavori per la stazione di Pioppaino. Soprattutto, Eav ricorda che ha aperto un tavolo tecnico con l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Luigi Vicinanza che ha «individuato le opere strategiche, richieste dal Comune, che sono più aderenti allo sviluppo della città di Castellammare». Il riferimento è alla riqualificazione della stazione di Castellammare Centro «è in corso la progettazione esecutiva» e all’ascensore inclinato che dovrebbe collegarla con la collina del Solaro «a settembre 2025 sarà convocata la Conferenza di Servizi», spiega la nota dell’Eav che anticipa anche che la nuova stazione Stabia Scavi entrerà in funzione da «ottobre 2025». Intanto, nella giornata di domani, a Castellammare approderà in aula la variante urbanistica necessaria per portare avanti il progetto di riconversione della trattaferroviaria.


