Il Teatro come riscatto: a Napoli il corso gratuito con Enzo Decaro
SPETTACOLO
20 luglio 2025

Il Teatro come riscatto: a Napoli il corso gratuito con Enzo Decaro

Gaetano Angellotti

Nel mese di settembre, il quartiere napoletano di Soccavo ospiterà un percorso formativo teatrale gratuito rivolto ai giovani under 35, guidato da Enzo Decaro. Il progetto si intitola “Eduardo, Peppino… e Titina: la nascita di un teatro moderno” ed è inserito nella rassegna “Identità e Trasform-Azione”, promossa dal Comune di Napoli nell’ambito del programma nazionale Affabulazione 2025, finanziato dal Ministero della Cultura. Il laboratorio si terrà presso la Biblioteca Comunale Giustino Fortunato, in piazza Papa Giovanni XXIII, nei fine settimana del 3-4, 10-11 e 17-18 settembre, dalle 15.00-18.00. L’iniziativa culminerà giovedì 19 settembre, alle 19.30, con una restituzione finale aperta al pubblico presso il Parco Don Gallo, sempre a Soccavo. L’accesso è gratuito, previa iscrizione entro il 31 luglio. Il laboratorio è ideato dall’associazione culturale L’ora d’aria, in collaborazione con (S)banda Assurda Murga Flegrea e il Comitato Popolare per la Rinascita di Soccavo, e nasce con l’obiettivo di offrire un’opportunità concreta di formazione teatrale all’interno di un quartiere periferico, coniugando qualità artistica, valorizzazione del patrimonio culturale e partecipazione giovanile. L’iniziativa si inserisce in una strategia culturale più ampia che punta a promuovere occasioni di crescita nei territori meno centrali, attraverso percorsi formativi accessibili, pensati in funzione delle esigenze locali. La presenza di Enzo Decaro garantisce poi un approccio professionale e strutturato. Attore, autore e regista con oltre quarant’anni di esperienza, Decaro ha affiancato al suo lavoro sulla scena un impegno costante nella divulgazione del teatro e nella formazione di giovani interpreti. Fondatore, insieme a Massimo Troisi e Lello Arena, del gruppo comico La Smorfia, Decaro ha attraversato diversi linguaggi, dal teatro classico alla televisione, dalla commedia d’autore al cinema, mantenendo una costante attenzione al valore educativo e sociale della scena. Il percorso didattico proposto a Soccavo si sviluppa intorno all’opera di Eduardo, Peppino e Titina De Filippo, considerati tra i principali esponenti del teatro italiano del Novecento. Il laboratorio propone un’analisi critica e scenica dei loro testi, affrontando la scrittura, le strutture narrative, la costruzione del personaggio, il contesto culturale e linguistico. Attraverso esercitazioni pratiche, lettura espressiva e sperimentazione scenica, i partecipanti saranno guidati in una rilettura contemporanea dei materiali proposti, con l’obiettivo di coniugare studio, interpretazione e rielaborazione creativa. «Il teatro non è solo un luogo della memoria, ma uno spazio di trasformazione. Questo laboratorio non intende semplicemente trasmettere nozioni, ma offrire strumenti per leggere la realtà e intervenire su di essa. L’opera dei De Filippo, se affrontata con rigore e libertà, può ancora offrire spunti fondamentali per comprendere i conflitti sociali, la dimensione familiare, i legami generazionali e la relazione con il potere», ha dichiarato Decaro. Il lavoro non si limiterà alla riproposizione filologica dei testi, ma inviterà i partecipanti a un confronto attivo con la drammaturgia, incoraggiando l’elaborazione personale di scene e contenuti. Lo scopo è fornire ai giovani attori strumenti concreti per costruire un’identità scenica consapevole, che tenga conto del patrimonio culturale, ma anche della realtà in cui si vive e si opera. Eduardo De Filippo, con la sua scrittura essenziale e profonda, Peppino con la sua versatilità comica, e Titina, figura fondamentale ma spesso meno valorizzata, rappresentano tre modi diversi di intendere il teatro, uniti da un approccio moderno alla scena, capace di coniugare tradizione e innovazione. La scelta di dedicare il laboratorio a tutti e tre i fratelli intende restituire la complessità e la coesione di un’esperienza teatrale che ha attraversato più generi e linguaggi, contribuendo in modo determinante alla definizione del teatro italiano del secolo scorso. L’iniziativa si colloca all’interno di Affabulazione 2025, un progetto nazionale che coinvolge diverse città italiane e mira alla creazione di nuovi spazi culturali attraverso percorsi di formazione, ricerca e produzione artistica. Il Comune di Napoli, con questa proposta, conferma il proprio impegno nella promozione della cultura come strumento di rigenerazione urbana e inclusione sociale. Il quartiere di Soccavo, spesso ai margini delle programmazioni istituzionali, diventa così sede di un intervento culturale strutturato e duraturo. Il laboratorio rappresenta un’occasione di crescita per giovani interessati al teatro, ma anche un esempio di progettualità culturale che mette al centro il territorio, le sue risorse e le sue necessità. Il coinvolgimento di associazioni locali, l’apertura gratuita, la qualità della proposta formativa e la possibilità di restituire pubblicamente il lavoro svolto sono elementi che contribuiscono a rafforzare il legame tra cultura, formazione e comunità.