Opere mai realizzate da Eav a Castellammare, l’attacco dei 5S a De Gregorio
«Il direttore generale e amministratore delegato di Eav parla di costi, di pochi passeggeri, di minuti, probabilmente ha dimenticato o non ha mai fatto una riflessione sulla mission dell’ente a cui è stato posto a capo». Così Gaetano Amato, deputato del M5S, commenta i chiarimenti che Eav ha fornito alla Prefettura di Napoli, dopo che quest’ultima aveva chiesto informazioni all’azienda sulle opere concordate e mai realizzate sul territorio di Castellammare di Stabia. A cominciare dalla mancata riattivazione della stazione Terme, chiusa ormai da decenni. «Eav è un servizio pubblico, è un ente a guida regionale, sovvenzionato con i soldi delle tasse dei cittadini ed è nato per assicurare un servizio agli utenti, così come recita la costituzione», insiste Amato che aveva sollecitato proprio un interessamento della Prefettura di Napoli sulla vicenda, dopo che il consiglio comunale ha approvato per due volte in aula – all’unanimità – una mozione per chiedere la riapertura della stazione.
«Chi guida l’Eav è di nomina politica, pagato con i soldi dei cittadini, e non per aver vinto un concorso – continua Amato – Foss’anche un solo cittadino a servirsene, non per questo Eav potrebbe interrompere un servizio. Anzi, dovrebbe fare in modo che le periferie fossero collegate meglio e più frequentemente con i centri più grandi in modo da non incidere negativamente sulla qualità di vita di chi abita in periferia». Amato va all’attacco di De Gregorio: «Parla di costi? Eav non è una banca d’affari che deve dare utili. Al dottore De Gregorio probabilmente sfugge che la Regione paga a peso d’oro i trasporti con le isole del golfo, proprio per assicurare all’utenza una parità di diritti con chi vive sulla terra ferma. E concludo dicendo che ha firmato un contratto con la città assicurando delle opere (per esempio Castellammare Terme). I costi sono alti ora? E non lo sapeva quando ha accettato il contratto ? O pensava di poter prendere per i fondelli la città e chi allora la rappresentava? – conclude il deputato del M5S – Se le opere le avesse fatte al momento della firma probabilmente sarebbero costate la metà. E questa colpa la pagasse lui e non la cittadinanza. Comunque aspetto di conoscere le deduzioni di sua Eccellenza il Prefetto che, sono certo, terrà in debito conto le necessità dell’utenza. Sono loro che pagano i nostri stipendi e meritano rispetto».

