Torre del Greco, niente acqua da 7 giorni: disagi e proteste al cimitero
Torre del Greco. Incredibile, ma vero: niente acqua al cimitero da sette giorni. I disagi (e le proteste) non finiscono mai all’ombra del Vesuvio, dove subito si sono mobilitati i cittadini per chiedere notizie agli uffici competenti circa l’ennesimo disservizio registrato tra i viali dell’eterno riposo. Ovviamente, senza ricevere riscontri di sorta.
Solo domenica mattina, dopo svariate lamentele e denunce social, all’ingresso del camposanto – proprio davanti alla direzione – è apparso un laconico avviso, in cui si informa che «a seguito di un guasto sulla linea idrica principale, i servizi igienici e le fontanine del cimitero sono momentaneamente non funzionati. Sono previsti interventi per il ripristino delle funzionalità ordinarie».
Ovviamente la forte calura di questi giorni ha aggravato ulteriormente i disagi provocati dalla mancanza d’acqua, già di per sé rilevante. Davanti all’avviso, non è mancata la rabbia di diversi cittadini: «È proprio così – lamenta un’anziana signora che di recente ha perso un suo caro – in città mancano le attività ordinarie di ogni tipo, come quelle che da giorni noi tutti stiamo ingiustamente subendo, senza conoscere quali sono le motivazioni della mancanza di acqua in un luogo così importante come il nostro cimitero. È una vergogna, senza se e senza ma».
Un’altra signora, nel far presente che in alcune aree, i lavori sono fermi, sottolinea come «l’attuale amministrazione comunale si dimostra pronta e solerte a spendere ingenti somme di denaro pubblico, risorse, tempo ed energie per le cosiddette attività culturali, mentre per simili emergenze, come quelle in danno alla collettività, tardano ad esser risolte».
Ancora, un uomo, assiduo frequentatore del cimitero, sottolinea come «l’acqua, per dare un minimo di decoro e pulizia al loculo, la sto portando da casa con delle bottiglie. Non so se riesco a farlo anche l’indomani, visto che a tutt’oggi, non sappiamo qual è il misterioso disservizio che va avanti da giorni. Al riguardo, non vedo alcun intervento da parte del Comune che dovrebbe conoscere bene le procedure d’urgenza da adottare in questi casi».
Infatti, l’avviso comparso (con notevole ritardo, rispetto all’emergenza vissuta dai cittadini in visita ai propri cari) nulla prevede di immediato e di concreto, ma solo che «sono previsti interventi».
Con buona pace dei lavoratori all’interno dell’area cimiteriale – in particolare, gli addetti alla vigilanza e alla pulizia – costretti da sette giorni, peraltro tra i più caldi di questa prima parte dell’estate, a non potere usufruire delle fontanine, né soprattutto dei servizi igienici.
D’altronde, lo stesso segretario generale Domenico Gelormini – responsabile della trasparenza e dell’anticorruzione a palazzo Baronale – aveva recentemente «bocciato», all’interno della sua relazione sulle performance dei vari settori comunali durante i primi sei mesi del 2025, la gestione complessiva del cimitero. Secondo il funzionario numero uno del Comune, infatti, solo il 50% degli obiettivi gestionali era stato raggiunto dall’ufficio. Ora l’ultima tegola della mancanza d’acqua e degli interventi-lumaca per ripristinare un servizio essenziale e riportare un minimo di decoro tra i viali dell’eterno riposo.
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