Musica e solidarietà a Torre del Greco, Iacentino in concerto per l’Unitalsi
Torre del Greco. Note di solidarietà: sono quelle dedicate da Iacentino agli ospiti della colonia Unitalsi. Stasera il polistrumentista, arrangiatore e interprete suona al plesso Parrella dell’istituto Don Milani.
È uno dei momenti più attesi del tour dell’artista che, dopo le felici esibizioni a Nettuno, Pompei e Marina di Camerota e la presenza a Salerno (dove è stato assegnato il premio alla carriera in videochiamata Mimmo Di Francia), sarà protagonista il 26 luglio a Piano di Sorrento, il 2 agosto a Palinuro e il 28 ad Angri. Un’estate ricca per Iacentino, che dopo il nuovo arrangiamento di Champagne “benedetto” dallo stesso Di Francia (autore del testo) e il libro “Volevo essere Peppino Di Capri”, è al lavoro per l’uscita del nuovo album, con 10 pezzi e la partecipazione in un brano di Marco Zurzolo al sax e in un altro di Edo Faiella alla chitarra.
L’album “Auguri…” conterrà tre inediti (tra cui “Ti odio” in duetto con la compagna artistica e di vita Rosy Busiello) e pezzi firmati da Mimmo Di Francia. «Posso dire di essere in una fase speciale della mia vita artistica – ammette Iacentino – in cui sento la responsabilità di portare avanti il nome del mio idolo, Peppino Di Capri (Iacentino è official supporter) e proseguire il viaggio attraverso i classici del passato e ora con gli inediti del maestro Di Francia».
Nel tour Iacentino e Rosy sono accompagnati dalla “virtual band” (sul maxischermo tanti Iacentino che suonano i singoli strumenti dell’accompagnamento musicale). L’artista torna al premio alla carriera a Mimmo Di Francia: «In quella occasione il maestro ha ufficializzato la collaborazione legata alla registrazione del mio album in uscita in autunno. Il disco, come il precedente, conterrà brani inediti e grandi successi: tra questi la rivisitazione di ‘Me chiamme ammore’, brano di Peppino Di Capri che vinse il Festival di Napoli». Non solo: Di Francia ha scritto per Iacentino una strofa che in origine non c’era, proprio per rendere unica l’incisione.
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