Castellammare. Preside trasferita, gli insegnanti della Panzini insorgono
CRONACA
23 luglio 2025

Castellammare. Preside trasferita, gli insegnanti della Panzini insorgono

Metropolis

Castellammare. L’Ufficio scolastico regionale della Campania ordina il trasferimento della dirigente Donatella Ambrosio e il collegio docenti dell’istituto comprensivo Panzini contestano la decisione scrivendo una lunga lettera al direttore generale Ettore Acerra. «Apprendiamo con sgomento la decisione di trasferire d’ufficio la nostra dirigente», comincia così la lettera che sottolinea come «la scuola tutta, quella che tutti i giorni scende in campo nel lavoro e nella lotta, in un contesto difficile e complicato, esprime la piena solidarietà alla dirigente scolastica Donatella Ambrosio, che in questi 10 anni, con abnegazione e coraggio, ha tenuto insieme tutti noi, ci ha fatto tornare ad essere comunità». L’istituto comprensivo, nel corso dell’ultimo anno scolastico, era stato travolto dallo scandalo della professoressa di sostegno arrestata per presunti abusi sugli alunni del plesso Catello Salvati. Una vicenda che aveva spinto anche il Ministero dell’Istruzione e del Merito, attraverso il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale, Ettore Acerra, a inviare gli ispettori ministeriali all’interno dell’istituto per ricostruire la vicenda nella quale, va ricordato, ne la dirigente ne altri professori sono stati sfiorati dalle indagini. Così il collegio docenti dell’istituto comprensivo Panzini si schiera compatto con la preside Donatella Ambrosio: «Ci ha sperare che la nostra scuola, che insiste su un territorio complicato, potesse ancora avere una speranza, un futuro, potesse continuare ad essere, dopo anni di avvicendamenti alla dirigenza, un presidio di legalità per i ragazzi del quartiere», continua la lettera indirizzata all’Ufficio scolastico regionale, che ricorda «la dirigenza scolastica in questi anni ha mai arretrato di un passo di fronte alle sfide che il territorio le ha posto, ha consentito a noi docenti di sentirci parte di una comunità, difesi e sostenuti nel nostro lavoro quotidiano». L’istituto comprensivo Panzini raccoglie tutti i ragazzini di quartieri come il centro antico e Scanzano dove purtroppo è ancora forte la presenza della criminalità organizzata. E la scuola nel corso degli ultimi anni attraverso una serie di iniziative, che andavano anche oltre l’orario scolastico e le materie che si studiano tra i banchi, era riuscita a diventare punto di riferimento per tutte quelle famiglie che volevano un futuro migliore per i loro figli. «In questi anni la nostra scuola ha intessuto rapporti di collaborazione con associazioni del territorio, è cresciuta come presenza, è diventata un punto di riferimento per le famiglie e per i ragazzi», ricorda infatti il Collegio docenti nella lettera, aggiungendo «è rimasta aperta di pomeriggio e anche d’estate, ma già da anni, per “levare” i ragazzi dalla strada, ha fatto sentire la propria presenza a gran voce su un territorio che vuole le scuole silenziate. Questo è stato possibile grazie alla lungimiranza, all’abnegazione, al lavoro della nostra dirigente scolastica». Per questo motivo, i docenti chiedono ai responsabili del Ministero di rivedere la propria decisione: «Ci auspichiamo una soluzione che tenga conto di tutto il buono che è stato fatto, di tutto il lavoro che è stato fatto e che la voce di chi la scuola la vive quotidianamente venga ascoltata. La nostra comunità non può perdere il suo più importante punto di riferimento».