De Bruyne: «La pressione va sempre accettata»
SPORT
25 luglio 2025

De Bruyne: «La pressione va sempre accettata»

metropolisweb

Dieci giorni possono bastare per far innamorare un popolo intero. Napoli ha accolto Kevin De Bruyne con l’entusiasmo che si riserva ai predestinati, e lui ha cominciato a restituire quel calore sin dai primi allenamenti a Dimaro e dai primi palloni toccati in campo. Sono bastati 45 minuti nell’amichevole contro l’Arezzo – una sconfitta per 2-0, certo, ma con l’ex Manchester City già protagonista per qualità e visione – per accendere la fantasia dei tifosi azzurri. E il belga, sorridente e lucido, si è concesso ai microfoni di ‘Sky Sport’ per una prima riflessione pubblica sulla sua nuova vita calcistica. “Sto bene, ovviamente sono qui da soli dieci giorni e stiamo lavorando tanto. Il livello è alto, ma voglio conoscere meglio la squadra, i compagni e l’allenatore. Ma lo farò nelle prossime settimane”, ha spiegato De Bruyne, ancora in fase di ambientamento ma già al centro del progetto di Antonio Conte. Il passaggio da Manchester a Napoli non è solo una questione tattica, ma anche emotiva. Dal rigore britannico all’esuberanza del Maradona Stadium, dal pragmatismo inglese alla passione partenopea, KDB si ritrova adesso in un contesto molto diverso. E lo sa bene. “La pressione non è facile, ma va accettata. Ma avere i tifosi che ha il Napoli ti spinge a dare di più. Però a questo livello ognuno deve prendersi le proprie responsabilità e cercare di arrivare al meglio per giocare il prossimo mese. Questo è quello che stiamo facendo, lavoriamo tanto ed è la cosa più importante”. I paragoni con il passato non si possono evitare. Non quando alle spalle hai avuto un decennio sotto la guida di Pep Guardiola, uno degli allenatori più influenti della storia recente. E allora De Bruyne, con rispetto e diplomazia, prova a raccontare la differenza tra chi ha fatto di lui il faro del City e chi, oggi, vuole farne il leader tecnico del nuovo Napoli. “Guardiola ha probabilmente uno stile più offensivo mentre Conte tende a essere un po’ più difensivo, però è difficile dirlo: stiamo lavorando insieme solo da dieci giorni. Con Pep ho lavorato 9 anni, lo conosco a fondo e conosco il suo modo di giocare. Qui ci saranno tattiche un po’ diverse ma è normale. Ho tutto il tempo per conoscere il mister e il suo approccio, ma questa, probabilmente, è la differenza principale”. Nel frattempo, il Napoli cerca di ritrovare ritmo e automatismi. La sconfitta contro l’Arezzo non ha lasciato strascichi, anche perché l’attenzione è tutta proiettata sulla costruzione della nuova identità di squadra. Lo sa anche De Bruyne, che guarda oltre il risultato. “Non sono troppo preoccupato, la cosa importante per me è conoscere meglio la squadra”.