Grana 118 a Torre del Greco, ecco la soluzione-tampone per pagare i lavoratori
Torre del Greco. All’indomani del grido d’allarme lanciato dagli operatori del 118 – in particolare del Comitato della Croce Rossa di Ercolano – relativo ai ritardi-record per il pagamento degli stipendi, l’Asl Napoli 3 Sud interviene ufficialmente sulla vicenda per chiarire la propria posizione in merito alle mancate liquidazioni per i lavoratori del servizio di emergenza-urgenza. In una nota, l’azienda sanitaria locale guidata da Giuseppe Russo precisa come «tutte le spese relative al personale, regolarmente documentate fino a settembre 2024, sono state già rimborsate».
Secondo quanto riferito dall’Asl Napoli 3 Sud, i rimborsi destinati alle associazioni incaricate del servizio di 118 sono sempre stati erogati sulla base dei giustificativi presentati, come previsto dalla normativa in materia e in particolare dal codice del terzo settore che disciplina i rapporti con gli enti del volontariato e dell’associazionismo. Il nodo della questione riguarda, dunque, il periodo successivo al mese di settembre 2024: «A partire da ottobre – si legge nella nota dell’Asl Napoli 3 Sud – non è stato presentato alcun giustificativo di spesa per i dipendenti e, pertanto, nulla è stato e poteva essere rimborsato».
Una posizione che sembrerebbe ribaltare – almeno in parte – il racconto delle associazioni, secondo cui i costi per il personale sarebbero stati sostenuti anche nei mesi successivi, senza però ottenere alcun rimborso.
L’Asl Napoli 3 Sud ribadisce che senza documentazione certificata – in particolare i bonifici bancari relativi alle retribuzioni – non è possibile procedere a liquidazioni di sorta. Per evitare ulteriori criticità operative, tuttavia, l’azienda fa sapere di aver individuato una soluzione tampone: «L’Asl si impegna a rimborsare “a vista” i giustificativi (bonifici) non appena saranno presentati». Una misura straordinaria finalizzata a sbloccare, almeno in parte, la situazione e consentire il pagamento degli stipendi arretrati agli operatori impiegati nei servizi di emergenza.
Insomma, un’importante boccata d’ossigeno in arrivo per gli operatori del 118. Ma il confronto resta aperto: da un lato l’Asl Napoli 3 Sud chiede (legittimamente) rigore documentale, dall’altro le associazioni invocano tempi certi, maggiore collaborazione e un supporto più concreto da parte dell’ente pubblico affinché il diritto alla salute non resti vittima della burocrazia-lumaca.
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