La truffa dei cartomanti: soldi contro il malocchio. Sequestri per 5 milioni
PAESI VESUVIANI
25 luglio 2025

La truffa dei cartomanti: soldi contro il malocchio. Sequestri per 5 milioni

Un uomo e una donna del Vesuviano sono stati arrestati insieme a 2 complici umbri Prendevano di mira persone vulnerabili e gli «leggevano le carte» dietro compenso
Andrea Ripa

San Giuseppe Vesuviano. Avevano attivato un servizio di lettura delle carte al telefono con l’obiettivo di individuare “persone fragili” alle quali venivano prospettate “sistematicamente” problematiche di natura esoterica e presunte soluzioni che comportavano svariati esosi pagamenti. Per questo quattro persone sono state arrestate, tre in carcere e una ai domiciliari, nell’ambito di un’indagine diretta dalla Procura di Perugia.

Un’inchiesta che s’intreccia sull’asse Umbria-Campania: in carcere sono finiti una 51enne di Città di Castello, una 48enne e un 47enne di San Giuseppe Vesuviano e ai domiciliari una 55enne di Foligno. Tutti appartenenti alla «banda dei cartomanti», svelata dalla procura. I guadagni erano enormi, secondo quanto ricostruito dalla magistratura nel corso di un’attenta indagine sui conti dei quattro indagati. Con un profitto stimato in cinque milioni 545.833,72 euro, frutto di bonifici ed accrediti degli ignari clienti manipolati dagli stessi sedicenti cartomanti.

L’indagine è stata condotta da carabinieri e guardia di finanza della sezione di polizia giudiziaria presso la Procura che hanno dato esecuzione a misure cautelari disposte dal gip di Perugia. E’ emersa – ha riferito l’Ufficio diretto dal procuratore Raffaele Cantone – la presenza di una “vera e propria” associazione a delinquere, con la “mente” a Ponte San Giovanni (in provincia di Perugia), che aveva messo in piedi un servizio telefonico di cartomanzia.

Gli inquirenti hanno ricostruito che i clienti, una volta fidelizzati, venivano fatti transitare dai canali ufficiali del servizio di cartomanzia verso cartomanti personalizzati, con nomi “d’arte”, che avrebbero seguito ciascuno di loro. I pagamenti passavano così dal circuito 899 a uno con esborsi personalizzati. Il servizio di cartomanzia – riferisce la Procura – consisteva nella lettura delle carte ai clienti, ai quali venivano prospettate problematiche di natura esoterica che necessitavano di ulteriori lavorazioni quali visualizzazioni, blocchi, scudi, fatture, malocchi mediante riti che prevedevano l’uso di candele, scioglimento di sale, utilizzo di talismani di vario genere, oltre a procedure di sotterramento (anche in cimiteri) dei residui.

Per gli inquirenti, gli indagati facendo leva sulle sulle fragilità dei soggetti con cui entravano in contatto, raccoglievano elementi utili a manipolare la loro condizione, inducendoli a credere alla presenza di negatività. Le soluzioni comportavano pagamenti, anche per l’acquisto di materiali (candele, specchi) o viaggi-trasferte dei cartomanti all’estero.

I finanzieri della Sezione hanno eseguito un sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente di oltre 5 milioni di euro. Contestualmente i carabinieri hanno arrestato i quattro componenti della banda dei cartomanti. Dalle perquisizioni sono spuntati telefoni cellulari (utilizzati per contattare i clienti), carte prepagate, agende e appunti anche con riferimento alle somme incassate. Nell’abitazione di uno dei principali indagati, il 47enne di San Giuseppe Vesuviano, sono stati sequestrati quasi 100 mila euro all’interno di una valigia, oltre ad auto e orologi di lusso.