Torre del Greco, sicurezza zero in periferia: crociata politica per i dissuasori di velocità
Torre del Greco. Dieci giorni dopo la tragedia costata la vita a una donna di 67 anni – travolta da uno scooter guidato da un sedicenne in via Litoranea – scatta la crociata per la sicurezza lungo le strade della periferia cittadina. A dare voce all’esasperazione dei residenti il paladino della Litoranea Michele Langella – esponente di Forza Italia a palazzo Baronale – e l’ex vicesindaco Enrico Pensati, oggi alla guida dell’associazione Fare Civico.
In una lettera indirizzata al sindaco Luigi Mennella e al comandante della polizia municipale Gennaro Russo, i due rappresentanti dell’opposizione sollecitano l’installazione di dossi o dissuasori di velocità in tre aree critiche del territorio cittadino: via Ponte della Gatta, via Santa Maria la Bruna (nel tratto compreso tra i civici 143 e 176) e la stessa via Litoranea, all’altezza delle giostre. «Siamo stati investiti da numerose segnalazioni da parte dei cittadini – si legge nella nota – e abbiamo ritenuto doveroso rappresentare la loro richiesta di interventi concreti e non più rinviabili. In alcune strade, ormai, si sfreccia come su piste da corsa in totale assenza di controlli. Non è più possibile tollerare questo livello di pericolo quotidiano».
Particolarmente critica la situazione di via Ponte della Gatta, in diverse occasioni – a causa dell’ampia carreggiata e del ruolo di collegamento con il litorale – teatro di corse a folle velocità, mentre su via Santa Maria la Bruna la chiusura del passaggio a livello ha reso la strada terreno fertile per gare improvvisate tra motociclisti. Senza dimenticare via Litoranea, arteria strategica per il turismo balneare e la movida estiva, ma sempre più spesso associata a incidenti, feriti e tragedie.
«Non si può continuare a ignorare la fragilità di queste aree urbane – sottolineano Michele Langella e Enrico Pensati – né si può pensare di affrontare il tema sicurezza solo a emergenza avvenuta. Servono misure preventive e l’installazione di dissuasori di velocità è oggi una priorità, non una semplice opzione».
Il riferimento, seppur non esplicito, è proprio alla tragedia di pochi giorni fa, che ha riacceso il dibattito cittadino sulle responsabilità e sulla cronica assenza di interventi strutturali. «Non chiediamo miracoli – conclude Michele Langella – ma almeno di mettere in sicurezza le strade dove ogni giorno i nostri concittadini rischiano la vita. È una questione di buon senso, prima ancora che di politica».
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