Tra tagli e ferie estive gli ospedali si svuotano: mancano gli infermieri
Napoli. Con l’avvio delle ferie estive, nelle prossime cinque settimane «si stima un’ulteriore carenza di medici pari al 20% rispetto all’organico già insufficiente negli ospedali italiani». A lanciare l’allarme è il sindacato Anaao Assomed, che parla di reparti sotto pressione e personale costretto a reggere un carico sempre più insostenibile. «Chi resta in corsia fa salti mortali – afferma il segretario nazionale Pierino Di Silverio – tra reparti accorpati e meno medici di guardia. I servizi restano aperti, a costo di enormi sacrifici».
La situazione riguarda anche gli infermieri, con ripercussioni soprattutto nelle località più turistiche. Mentre il leader dei Cinque Stelle, Giuseppe Conte, parla di «un Paese condannato in lista d’attesa», sale la tensione per l’ennesima aggressione ai camici bianchi, stavolta in Piemonte. Un episodio che spinge i sindacati a rivolgersi direttamente al Viminale per chiedere «più sicurezza». Negli ospedali, negli ultimi dieci anni, spiega Di Silverio, «sono stati tagliati 35mila posti letto e almeno 10mila medici, portando a una situazione critica, specie in alcune aree». A questo deficit strutturale, «dettato anche dal blocco delle assunzioni, ancora in vigore, si aggiunge la carenza legata all’estate». Con il personale ridotto per le ferie, i turni sono sempre più difficili da coprire. «Molti medici sono costretti a rinunciare alle vacanze o vi accedono a scartamento ridotto», prosegue. Secondo i dati del sindacato, sono oltre 5 milioni le giornate di ferie accumulate dai dirigenti medici e mai fruite, né monetizzate.
«Ferie sostanzialmente perse – denuncia Di Silverio – che si traducono in un obbligo di fatto alla rinuncia. Le difficoltà, nei mesi estivi, non riguarda solo i medici. Nei soli ospedali pubblici mancano circa 70mila infermieri. E «in estate scatta l’emergenza«, denuncia Antonio De Palma, presidente del sindacato Nursing Up. «Il 50% degli infermieri a luglio e agosto chiede ferie – prosegue De Palma – ma spesso vengono negate o concesse a scapito dei colleghi, che coprono turni doppi e straordinari continui. Mentre aumentano gli accessi per i colpi di calore e c’è un picco di affluenza di turisti». Allo stesso tempo, crescono le richieste di assistenza domiciliare per i malati cronici, perché molti caregiver si assentano per le vacanze.
Le situazioni più critiche, riferisce il Nursing up, sono in Lombardia, Piemonte e Campania. «Ma anche la Toscana è in forte sofferenza, con centinaia di turni scoperti, ferie non pagate e straordinari accumulati», segnala Daniele Carbocci, membro della direzione nazionale Nursind. In generale, le località turistiche sono le più esposte.
«I pronto soccorso sono sotto pressione, le attese di allungano. Abbiamo segnalazioni continue da Viareggio, Ravenna, Rimini, Garda, Gallipoli e Tropea«. Una situazione che, in estate, si ripete da anni. Di «ospedali senza personale e senza assunzioni, che vanno incontro a disagi sempre più ingestibili in estate», parla il leader del M5s.
«Qual è – attacca Conte – la reazione del Governo? La firma di patti in Europa per nuovi tagli e tasse, l’investimento in sanità rispetto al Pil più basso degli ultimi 17 anni, ritardi sulla spesa dei fondi del Pnrr per la sanità». In questo contesto già teso, cresce anche la preoccupazione per la sicurezza degli operatori sanitari. Il 10 luglio, nel reparto di psichiatria dell’ospedale Amedeo di Savoia di Torino, una dottoressa è stata minacciata da un paziente. L’episodio ha spinto Anaao a scrivere una lettera al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, per chiedere «un intervento urgente». Serve un protocollo chiaro che obblighi le forze dell’ordine a intervenire nei reparti psichiatrici in caso di pericolo, scrivono, «perché la sicurezza sul lavoro non è un privilegio, ma un diritto».


