Castellammare. Il Papa ricorda le vittime della Funivia del Faito
Castellammare. Una targa per ricordare le vittime della Funivia. A distanza di tre mesi e mezzo dall’incidente che è costato la vita a quattro persone, decedute a seguito della caduta della panarella che collegava il centro di Castellammare con la vetta della montagna, il Santuario dedicato all’Arcangelo San Michele ha deciso di ricordarli con una targa che sarà scoperta giovedì. L’incidente del 17 aprile scorso, provocò la morte del conduttore, dipendente dell’Eav, che gestisce il servizio di trasporto della cabinovia, e di tre turisti: due inglesi e una donna israeliana, e il ferimento grave del fratello, unico superstite della tragedia. Ieri mattina, il rettore del Santuario dedicato a San Michele Arcangelo, don Catello Malafronte, ha ricevuto notizia della presenza alla cerimonia di rappresentanti dell’ambasciata britannica e dei parenti delle vittime inglesi. Una messa solenne sarà celebrata dal Vescovo di Acerra, Antonio Di Donna, presidente della Conferenza Episcopale Campania. Saranno presenti le istituzioni del territorio, Regione Campania, Città Metropolitana, i sindaci di Castellammare di Stabia e di Vico Equense e il prefetto di Napoli, Michele di Bari. Le vittime della tragedia del Monte Faito – Carmine Parlato, dipendente dell’EAV, 59 anni, i tre turisti stranieri, Janan Suliman, di nazionalità israeliana, e i coniugi britannici Graeme Derek Winn e Margaret Elaine Winn – sono state ricordate domenica con un messaggio di Papa Leone XIV, che ha dedicato una benedizione solenne al Santuario di San Michele Arcangelo appena restaurato e “un ricordo orante” per le persone colpite dal dolore della perdita dovuta al crollo della Funivia. Nell’incidente, rimase anche gravemente ferito Thabet, fratello di Janan Suliman, che sta proseguendo il suo percorso di riabilitazione. Nei giorni scorsi, va ricordato, è cominciato anche l’incidente probatorio necessario per stabilire le cause della caduta della funivia. I periti incaricati dalla Procura, dai legali delle vittime e dalle difese, hanno raggiunto il monte Faito per effettuare i rilievi tecnici irripetibili. Al momento sono 25 le persone indagate dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, oltre l’Eav proprietaria dell’impianto, e le accuse sono a vario titolo di disastro colposo e omicidio colposo plurimo.


