Giffoni: successo per la 55esima edizione del Festival
Un’edizione da ricordare, quella del Giffoni Film Festival 2025, la 55ª nella storia della rassegna internazionale dedicata ai giovani, tenutasi dal 17 al 26 luglio a Giffoni Valle Piana, nel cuore della Campania. Oltre 4.500 giurati giovani da più di 45 Paesi e centinaia di città italiane si sono riuniti per visionare, discutere e votare ben 99 film in concorso, provenienti da ogni angolo del mondo. Film che raccontano storie di crescita, di sfide, di diversità. Film che parlano la lingua dei ragazzi, ma con lo spessore di chi ha qualcosa di autentico da dire. Con il tema “Diventiamo umani”, il festival ha offerto una riflessione potente sull’empatia, l’identità e il ruolo delle emozioni, ospitando non solo grandi star italiane e internazionali, ma anche una nutrita delegazione di giovani talenti partenopei. A catalizzare l’attenzione sono stati gli attori napoletani, alcuni già affermati, altri in piena ascesa, che hanno portato a Giffoni non solo talento, ma anche storie legate a Napoli, alla sua umanità, e al potenziale artistico delle sue nuove generazioni. Giovanni Esposito, regista e interprete del film Nero, ha emozionato il pubblico della sezione Impact!. Originario del quartiere di Miano, ha raccontato quanto Napoli sia stata centrale nella sua formazione artistica e umana, accompagnato dall’attrice Susy Del Giudice. Eduardo Scarpetta, membro dell’illustre dinastia teatrale De Filippo-Scarpetta, è tornato a Giffoni dopo aver vinto i principali premi cinematografici italiani. Il suo legame con il festival è forte, tanto quanto quello con la sua città. Massimiliano Caiazzo, star della serie Mare Fuori, è intervenuto a diversi incontri con i ragazzi, condividendo esperienze legate alla sua crescita nella periferia campana e al successo ottenuto grazie all’impegno e alla sensibilità interpretativa. Antonio Gargiulo, attore teatrale e volto in ascesa del cinema, ha rappresentato la Napoli più legata alla formazione accademica, con una presenza discreta ma molto apprezzata nei workshop. Mariasole Di Maio, nota per il ruolo di Speranza in Un posto al sole, è stata accolta con entusiasmo dalla giuria dei più giovani, che l’hanno riconosciuta come un volto familiare, genuino e rappresentativo della Napoli contemporanea. Tra i momenti più apprezzati dal pubblico giovanile c’è stata anche la partecipazione di due protagonisti del film Mixed by Erry:Luigi D’Oriano, interprete di Enrico “Erry” Frattasio, e Greta Esposito, che nel film veste i panni di Teresa. I due giovani attori sono intervenuti in un evento curato da Radio Immaginaria, nella Sala Truffaut, condividendo con i ragazzi retroscena del film, aneddoti napoletani e riflessioni sul rapporto tra illegalità e sogni. La loro presenza, seppur legata a un format radiofonico, ha riscosso un’attenzione tale da farli considerare tra gli ospiti rivelazione del Giffoni55. Il festival ha accolto nomi di assoluto prestigio: Tim Burton, Toni Servillo, Ornella Muti, Paolo Sorrentino. Il programma ha spaziato tra cinema, musica e sport: 99 film in concorso, incontri con atleti paralimpici come Bebe Vio, concerti di Rocco Hunt, BigMama, Benji & Fede. Il Giffoni Film Festival 2025 ha dimostrato, ancora una volta, che il cinema può essere uno strumento di riscatto e di espressione per chi viene da realtà difficili. La forte presenza partenopea è stata testimonianza viva del fermento artistico che attraversa Napoli, città che continua a regalare storie, emozioni e talenti. E accanto al cinema, un’intera città si è trasformata in palcoscenico: concerti, spettacoli per bambini, talk, cooking show, performance nelle piazze e nei vicoli. Il Giffoni Street Fest ha invaso le strade di energia e partecipazione. Per dieci giorni, dal 17 al 26 luglio, le strade si sono trasformate in un vero e proprio palcoscenico a cielo aperto. Ogni sera, dalle 18:30 alle 21:30, piazze, giardini e vicoli hanno ospitato oltre 50 spettacoli quotidiani, tutti completamente gratuiti, grazie alla partecipazione di più di 20 compagnie italiane e internazionali. Nessun biglietto, nessuna sala chiusa, ma un invito a lasciarsi sorprendere camminando per la città. A ogni angolo si poteva incontrare un acrobata sospeso tra le case, un clown che incantava grandi e bambini, una parata di musica africana o un laboratorio creativo in cui i più piccoli imparavano a costruire, colorare e recitare. Ogni sera, nel Giardino degli Aranci, andava in scena anche “Il Posto delle Favole”, uno spazio serale dedicato alla narrazione, dove sogni e racconti si intrecciavano sotto le stelle. Tra gli ospiti, si sono distinti artisti straordinari: dalle parate tribali del progetto indiano Milón Méla, alle danze urbane dei PegaOnda, fino ai numeri comici del raffinato Duo Meroni Zamboni. Ma il festival non si è limitato al puro intrattenimento: molte performance hanno affrontato temi profondi e attuali, come l’inclusione, la sostenibilità, il rispetto e la crescita personale. Ma forse l’aspetto più toccante di quest’edizione è stato l’addio del fondatore Claudio Gubitosi, che dopo 55 anni alla guida del festival, ha chiuso un capitolo straordinario della cultura italiana. Il suo saluto è stato un momento emozionante, un ringraziamento collettivo a chi ha saputo dare voce ai giovani quando nessuno lo faceva.


