Città Metropolitana, approvata manovra da 80 milioni
Scuole, strade, mobilità sostenibile: approvata una manovra da 80 milioni nel Consiglio metropolitano di Napoli che si è aperto con un minuto di silenzio in ricordo delle vittime sul lavoro. Nel settore scolastico, stanziati 45 milioni di euro per l’acquisto di nuovi plessi e la manutenzione di quelli esistenti (interventi previsti a Casoria,Sant’Antimo, Afragola e Pomigliano d’Arco). Una parte (17,7 mln) è stata riservata a interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria degli istituti scolastici del capoluogo e di tutta l’area metropolitana. Inseriti in bilancio finanziamento di 3,3 milioni che la Città metropolitana si è aggiudicata attraverso un bando del ministero dell’Istruzione e del Merito riservato alla riqualificazione e messa in sicurezza delle palestre scolastiche (interventi a Palma Campania, Grumo Nevano, Napoli e Torre Annunziata).
Dieci milioni di euro per gli accordi quadro biennali relativi ai lavori di manutenzione straordinaria per il miglioramento della sicurezza stradale sulle arterie di competenza della Città Metropolitana. Disco verde al finanziamento di 3 milioni di euro per servizi di ingegneria e architettura per le verifiche tecniche delle strutture esistenti e l’adeguamento della progettazione esecutiva per il completamento dello svincolo della S.P. 1 “Circumvallazione Esterna di Napoli” nel punto in cui si collega con la viabilità provinciale e con il Centro Agro Alimentare di Napoli nel Comune di Volla.
Il computo complessivo della manovra evidenzia un saldo positivo relativo all’esercizio 2025 pari a 285mila euro. In particolare, lo screening al documento contabile evidenzia, rispetto alle previsioni, maggiori entrate per circa 8 milioni e mezzo di euro, dovute in parte agli utili di Gesac – la società che gestisce l’Aeroporto di Capodichino e, di recente, anche quello di Salerno-Costa d’Amalfi – del cui assetto societario l’Ente metropolitano detiene l’11,88%, che ha determinato dividendi per 4,7 milioni, e a maggiori incassi derivanti dalla Rca per 3,1 mln.


