Il cimitero di Casandrino tra erbacce e incubo crolli: allarme degrado senza fine
CRONACA
1 agosto 2025

Il cimitero di Casandrino tra erbacce e incubo crolli: allarme degrado senza fine

Pietro Costante

Erba alta che copre anche le tombe, transenne ovunque e una sensazione di incuria più che evidente. A Casandrino anche provare a portare un fiore sulla tomba di un parente o un amico scomparsi rischia di trasformarsi in una impresa titanica. Basta fare un rapido giro del camposanto comunale per rendersi conto dello stato di forte degrado che poco si conviene a un paese civile. I terreni sembrano buoni per il pascolo, piuttosto che utili a “ospitare” le salme dei defunti. Passeggiando sotto il colonnato dei loculi poi il rischio che dall’alto si stacchino pietre intonaco è alto, anche dove non sono stati attuati interventi per la messa in sicurezza. Senza contare la cronica carenza di attrezzature a disposizione dei cittadini che devono raggiungere i loculi nelle parti più alte.

Eppure la struttura era rimasta chiusa per diversi giorni, alcune settimane fa, per procedere a una generale messa in sicurezza nelle zone ritenute maggiormente in pericolo. Il risultato dei lavori attuati dal Comune, girando tra i viali del cimitero casandrinese, è difficile da comprendere. Emergono più il senso di abbandono generale e l’incuria di una struttura che meriterebbe ben altro, non foss’altro per la profonda mancanza di rispetto per le tante famiglie che ogni giorno frequentano il camposanto per posare un fiore sulla tomba dei propri cari.

C’è da dire che l’attuale guida prefettizia – alla guida del municipio c’è un funzionario dopo l’addio del sindaco Rosa Marrazzo – un senso di coerenza lo ha dato: perché la sensazione di degrado e abbandono del cimitero è la stessa che si vive per le strade della città, tra discariche abusive a cielo aperto (soprattutto nei dintorni dell’area cimiteriale) e strade rovinate da profonde buche-trappola per gli automobilisti.