Il papà del dj morto a Ibiza: “Anche stavolta vincerà la giustizia”
“Anche stavolta vincerà la giustizia, parlo di giustizia, non di vendetta”. Lo scrive, in un post su Facebook, Pino Noschese, il padre di Michele, morto in condizioni ancora non chiare ad Ibiza durante un intervento della polizia. Nel post, il padre di dj Godzi, pur non facendo diretto riferimento alla vicenda – che ieri ha visto uno sviluppo, con il sequestro della salma su disposizione della procura di Roma, che ha aperto un fascicolo per omicidio preterintenzionale e disposto una nuova autopsia – ripete un concetto già espresso varie volte e cioè che alla famiglia interessa capire soltanto come siano andate veramente le cose e che sia fatta, appunto, giustizia.”Il vero segreto – scrive Pino Noschese – è restare giovani, nell’anima, nella volontà, nei pensieri e anche nel corpo. Per riuscirci, serve un allenamento costante ed una preparazione continua. La vita non fa sconti: ci mette alla prova ogni giorno, senza preavviso. La nostra esistenza è una corsa ad ostacoli contro il tempo è una maratona infinita, ogni giorno è una nuova competizione. Quando qualcuno mi chiede: ‘Come va?’,rispondo sempre: ‘Combattiamo’. Perché la vita è questo: un combattimento continuo da affrontare con forza, lucidità e dignità, non solo per noi stessi, ma anche per chi non può farlo. Per chi è andato via troppo presto. Per chi soffre. Per chi non ha voce. Per chi non ha mezzi, né riferimenti. Per chi si è perso e non sa come tornare. Combattere, allora, diventa un atto di giustizia e di verità. L’importante è non dare mai spazio al ‘vecchio’ che ogni tanto fa capolino dentro di noi.Sì, proprio lui. Quello che ogni tanto si affaccia per dirti che sei fragile, che devi rallentare, che hai bisogno di un bastone per sorreggerti o che non puoi più sollevare un peso, figurarsi poi fare sport. A quel vecchio io ho sempre sbattuto la porta in faccia, senza esitazioni, senza rimpianti, lui non è mai entrato in casa mia, non ho mai avuto bisogno della sua fastidiosa compagnia. E ora? Ora, so bene che non si farà vedere mai più, non mi è servito prima, adesso ancor meno. Bene, ora vado, ho un’altra battaglia da affrontare e non ho tempo per ascoltare le sue lamentele. Ho già indossato l’armatura e rullano i tamburi,’al mio via scatenate l’inferno’. Anche stavolta – conclude Pino Noschese – vincerà la giustizia, parlo di giustizia, non di vendetta, quella la reclama sempre lui: il vecchio, con i suoi ricordi sbiaditi di un tempo che fu. Io chiedo solo verità e giustizia. Combattiamo sempre. Combattiamo tutti”.


