Sì del Cipess al Ponte sullo Stretto: opera da 13 miliardi di euro
Nella seduta odierna, il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (Cipess), alla presenza del Presidente del Cipess, presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, e delSegretario del Cipess, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Alessandro Morelli, ha approvato il progetto definitivo del collegamento stabile tra la Sicilia e laCalabria (Ponte sullo Stretto di Messina). Il costo dell’opera -si legge nella nota diffusa al termine della riunione – è di13,532 miliardi di euro, interamente coperto con finanziamenti pubblici già disponibili a seguito delle leggi di bilancio 2024e 2025.L’opera, lungamente attesa – prosegue la nota – era già prevista da una norma del 1971 ed è stata riavviata dal governo nel 2022. Darà vita al ponte a campata unica più lungo del mondo, di 3.300 metri, sostenuta da due torri di 399 metri di altezza. Ospiterà 3 corsie stradali per senso di marcia, di cui una di emergenza, 2 corsie di servizio e 2 binari ferroviari con marciapiedi laterali pedonabili. I collegamenti saranno assicurati da circa 40 km di raccordi viari e ferroviari (l’80%dei quali sviluppati in galleria) che collegheranno il ponte,dal lato Calabria, all’autostrada del Mediterraneo e alle stazioni ferroviarie di Villa S. Giovanni e Reggio Calabria e,dal lato Sicilia, alle autostrade Messina-Catania eMessina-Palermo nonché alla nuova stazione di Messina.Si tratta di una infrastruttura strategica per lo sviluppo del Mezzogiorno e dell’intera nazione – prosegue la nota -, e di preminente interesse nazionale per il completamento delle retitranseuropee di trasporto. Ha una valenza trasportistica -aggiunge – che si può apprezzare in connessione con il parallelo sviluppo delle nuove reti di trasporto nel Mezzogiorno, quali laalta velocità e alta capacità ferroviaria da Salerno a ReggioCalabria, e la velocizzazione e adeguamento tecnologico per le tratte ferroviarie in corso di costruzione o di progettazione,in particolare in Sicilia con la Palermo-Catania,Palermo-Messina, Catania-Siracusa.
Le associazioni Greenpeace, Lipu, Legambiente e Wwf Italia giudicano la decisione del Cipess “un vero e proprio azzardo, sia per motivazioni economiche sia peril quadro d’incertezza del progetto che rimanda alla fase progettuale esecutiva test dirimenti e analisi essenziali. Non stupiscono le dichiarazioni trionfalistiche del governo e del ministro Salvini in particolare: rientrano nel quadro della propaganda politica e sono state gia’ smentite dai numeri e dalle carte”. Come si e’ sempre dato per scontato, incalzano gli ambientalisti, il parere della Commissione Via, “oggi si da ‘gia’ per acquisito il parere della Corte dei conti che, invece,ancora deve pronunciarsi. Si tace sul fatto che la cosiddetta apertura dei cantieri sara’ poco piu’ che simbolica e riguardera’ interventi preliminari sia perche’ il progetto esecutivo non e’ ancora stato redatto, sia perche’ la modifica di legge voluta dal Governo per procedere a una cantierizzazione a fasi spezzettera’ il progetto esecutivo lasciando sino all’ultimo aperta l’incognita sui risultati sulle prove da fatica sulla tenuta dei cavi e sugli approfondimenti sismici prescritti dalla Commissione Via”.


