L’artigianato rantola: decine di mestieri stanno morendo
CRONACA
7 agosto 2025

L’artigianato rantola: decine di mestieri stanno morendo

metropolisweb

La storia è una continua evoluzione di abitudini ed esigenze.  Negli ultimi anni, l’evoluzione sta avvenendo rapidamente sotto i nostri occhi: crescono le attività legate al benessere e alla tecnologia, spariscono professioni manuali tradizionali. Unioncamere e InfoCamere, che analizzano i dati del Registro delle Imprese, dicono che tra il 2023 e il 2025 gli artigiani stanno scomparendo.

Le flessioni più corpose riguardano i falegnami (-10,9%), gli elettricisti (-2,9%), gli imbianchini (-8,5%), i calzolai (-7,5%), i panettieri (-5,4%), i pasticceri (-4,6%) e i fabbri (-4,2%). Per avere una percezione concreta basti pensare che in tre anni hanno chiuso i battenti 1.677 imprese di elettricisti e 1.630 di falegnami.

Di contro, crescono alcune professioni: gli estetisti (+10,4%), i tassisti (+7,2%), gli specialisti informatici (+5,4%). Inoltre, le cosiddette officine digitali oggi contano 1,24 milioni di imprese (21,2% del tessuto imprenditoriale nazionale).

L’era di internet e della filosofia «usa-e-getta», incentivata da centinaia di piattaforme e-commerce che propongono prodotti a prezzi stracciati, accelera il cambiamento delle abitudini di consumo. Istat dice che a giugno le vendite nei piccoli negozi sono calate dell’1,7% su base annua, mentre continuano a crescere il commercio elettronico (+4,1%) e la grande distribuzione (+3,4%).