Arabia Saudita allarga intervento umanitario in Siria con 87 mila servizi sanitari
L’Arabia Saudita ha lasciato il suo segno umanitario nel nord-ovest della Siria, fornendo oltre 87.000 servizi sanitari diversificati attraverso l’implementazione di un progetto dedicato alla risposta sanitaria d’emergenza e al rafforzamento dei servizi sanitari di base, rispondendo alle esigenze delle categorie più vulnerabili. Il direttore del dipartimento di aiuti urgenti del Centro Re Salman per il Soccorso e le Opere Umanitarie (KSRelief), Fahd Al-Osaimi, ha spiegato all’agenzia di stampa saudita “SPA” che il centro sta realizzando grandi progetti in Siria, coprendo il settore sanitario e il sostegno alla sicurezza alimentare. Ha sottolineato che gli aiuti del centro hanno raggiunto tutte le regioni della Siria, con l’ultima iniziativa che ha riguardato la fornitura di assistenza d’emergenza nella provincia di Suwayda. Venti camion di aiuti sauditi, carichi di beni umanitari essenziali, sono arrivati nella provincia siriana di Suwayda. Il centro gestisce queste operazioni in collaborazione con il Ministero delle Emergenze e l’Amministrazione dei Disastri siriana, confermando il ruolo dell’Arabia Saudita nel fornire supporto ai Paesi fratelli e amici durante le crisi. Questo progetto si inserisce nel sostegno continuo offerto dal Regno attraverso il Centro Re Salman in vari settori. Lo scorso mese, il centro ha finanziato programmi nutrizionali salvavita nella provincia di Hama, beneficiando oltre 19.600 madri e bambini attraverso cliniche fisse e squadre mobili, oltre a sensibilizzare 12.000 caregiver sulle migliori pratiche per l’alimentazione di neonati e bambini piccoli.


