Castellammare. Appalto rifiuti, la Fial: «Nessun operaio teme un nuovo bando»
Castellammare. «Nessun lavoratore ha temuto o può temere la proposizione di una nuova gara quando alle spalle c’è un’amministrazione, un consiglio comunale come quello di Castellammare che non ha avuto remore a confrontarsi pubblicamente sul tema dei rifiuti». La Fial continua la sua battaglia contro l’azienda che gestisce l’appalto rifiuti in città e mette in dubbio il comunicato firmato da 130 lavoratori che chiedevano alla politica stabiese di confrontarsi prima di fare scelte (possibile rescissione del contratto con la Velia Ambiente) che potrebbero andare a toccare anche il loro futuro occupazionale. «Nelle more della proposizione di una nuova gara si può procedere con una gara ponte/procedura negoziata avvalendosi della white-list della Prefettura, dunque nessuna preoccupazione ma si tratterebbe solo di normale attività sindacale per la difesa dei diritti acquisti e quesiti, non certamente per eventuali “regalie godute”», spiega la Fial che lancia accusa agli altri sindacati presenti all’interno del cantiere «è vero l’esatto contrario, ovvero sono i complici(responsabili e sindacalisti) del sistema che abbiamo contribuito a smascherare ad avere timore del cambiamento, è facile raccogliere firme quando si ha il potere del notturno, straordinario, lavoro stagionale anche in altri cantieri». Il segretario generale della Fial, Domenico Merolla, che già aveva denunciato azioni di mobbing nei confronti di alcuni sindacalisti appartenenti alla sua sigla, torna sul consiglio comunale dello scorso 28 luglio, che ha approvato la relazione della commissione consiliare di studio sull’appalto rifiuti, in cui viene chiesto agli uffici comunali la possibilità di valutare la possibile rescissione contrattuale con la ditta, perché avrebbe utilizzato meno mezzi di quanti previsti dal capitolato, per garantire il servizio. «Quanto da noi denunciato è stato dettagliatamente relazionato dalla presidente della Commissione consiliare di studio “rifiuti urbani” – dice Merolla – Noi offriamo sin d’ora disponibilità del legale rappresentante del sindacato ad essere ascoltato come persona informata dei fatti nella denuncia che il Comune formalizzerà all’autorità giudiziaria». tv


