Ottaviano, la proposta di Picariello: «Istituire la zona verde per il Vesuvio»
Ottaviano. Nei giorni in cui il Vesuvio continua a bruciare incessantemente e le squadre di soccorso lavorano per ore sui versanti a rischio, sul territorio arrivano le prime proposte per la ripartenza e la tutela del parco. Felice Picariello, consigliere comunale di Ottaviano, lancia la «zona verde» per il Vesuvio.«Dopo anni in cui si è parlato solo di “zona rossa”, è il momento di dare una nuova prospettiva al territorio vesuviano: una legge regionale per istituire la Zona Verde del Vesuvio. Un’area si tutelata ma valorizzata, dove la protezione ambientale si affianca allo sviluppo e alla fruibilità concreta delle risorse», spiega il consigliere vicino ad Azione dopo i gravi episodi incendiari che hanno nuovamente colpito l’area del parco nazionale del Vesuvio.«Una legge che miri a connettere il Somma Vesuvio al tessuto economico e sociale delle sue comunità», dichiara Picariello.«La Zona Verde potrebbe essere un cambio di paradigma: prevenzione, piani di sicurezza, ma anche opportunità concrete per chi vive e ama questi luoghi. Il Vesuvio non deve essere soltanto percepito come un pericolo, ma come una risorsa da proteggere e da vivere in maniera intelligente».L’idea è quella di trasformare l’area vesuviana da simbolo di rischio a modello di reale sviluppo sostenibile e turismo intelligente. Con un network infrastrutturale e reali opportunità occupazionali.«La nostra montagna è completamente isolata ed abbandonata e non vi è un ragionamento politico serio sui nostri territori che lasci immaginare una prospettiva di sviluppo pragmatica. Spesso solo chiacchiere e argomentazioni concettuali. Da anni chiediamo con determinazione un intervento fattivo della politica affinché i territori del vesuviano interno, oltre ai vincoli, possano usufruire anche del beneficio reale. Dal 2003 ad oggi abbiamo subito solo minusvalenze territoriali, siamo stanchi».Spero che questa proposta sarà presa ufficialmente in considerazione da qualche membro del Consiglio Regionale con l’obiettivo di aprire immediatamente un tavolo di confronto con i cittadini, le Istituzioni, le università, l’ente parco e le associazioni del territorio.


