America’s Cup a gonfie vele verso Napoli: la rivoluzione del protocollo

Royal New Zealand Yacht Squadron (Il Defender), il Challenger of Record e il Royal Yacht Squadron Ltd hanno siglato il protocollo ufficiale della 38esima America’s Cup, che si svolgerà a Napoli nell’estate del 2027. Una evoluzione della precedente di Barcellona. Il protocollo stabilisce pari autorità tra tutti i team partecipanti affinché tutti i team lavorino all’interno di una struttura commerciale perché si tratta del trofeo più antico dello sport internazionale e l’apice della vela. L’obiettivo è rendere l’America’s Cup più inclusiva, coinvolgente e finanziariamente sostenibile.

Tra i cinque membri dell’equipaggio sparisce la figura dei cyclors dovrà esserci almeno una donna, con un tetto massimo di due stranieri. Un via libera per vedere al timone di Luna Rossa il super acquisto Peter Burling, campione olimpico a Rio 2016 e vincitore di tre America’s Cup (2017, 2021 e 2024) con New Zealand. Confermate le competizioni riservate a donne e giovani, entrambe vinte nella scorsa edizione dal team italiano. Tra i punti del protocollo c’è il format di regata “con la fase a gironi della Louis Vuitton Cup che comprenderà match race e regate di flotta per includere tutti i concorrenti.

I risultati determineranno i primi 4 Challenger che si sfideranno in una serie di match race a eliminazione diretta, con semifinali (al meglio delle cinque) e finali (al meglio delle sette), per determinare chi sarà il Challenger che affronterà il Defender Team New Zealand nel Match della 38a America’s Cup Louis Vuitton nel mese di luglio 2027 a Napoli. Il protocollo prevede inoltre un “tetto massimo di 75 milioni” e impone l’obbligo ai team già esistenti di utilizzare “gli stessi scafi utilizzati nella 37a America’s Cup, se disponibili”.

I team porteranno un regatante ospite a bordo durante le regate. Vip, sponsor, media, influencer e personalità potranno sperimentare in prima persona e raccontare nel dettaglio cosa significhi regatare a bordo delle imbarcazioni più tecnologiche al mondo, sfidandosi testa a testa nel vivo della battaglia.