Camorra, 85 interdittive antimafia dall’inizio del 2025 a Napoli e provincia
Napoli. Il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha promosso una specifica attività di prevenzione antimafia, svolta con il supporto delle forze dell’ordine e della Direzione investigativa Antimafia, finalizzata a contrastare l’infiltrazione della criminalità organizzata nel tessuto socio-economico del territorio, particolarmente soggetto alle mire delle consorterie malavitose.
Le numerose iniziative intraprese hanno portato all’adozione, da parte del prefetto, dall’inizio del 2025, di 86 interdittive antimafia nei confronti di altrettante società che operano nel territorio metropolitano, in diversi settori economici, soprattutto nell’edilizia, nella produzione e somministrazione di alimenti, in attività commerciali di varia natura e nella logistica.
Il prefetto, oltre all’adozione dei provvedimenti di propria competenza ha comunicato agli enti locali la necessità della puntuale osservanza delle disposizioni inerenti l’obbligo di acquisizione della documentazione antimafia tramite la Bdna e sull’obbligo di adozione dei consequenziali atti spettanti alle stazioni appaltanti, a seguito dell’emissione dei provvedimenti interdittivi, che prevedono la risoluzione dei contratti con le ditte interdette e la revoca di licenze, autorizzazioni o concessioni nei confronti delle medesime.
Di particolare rilevanza l’attività di controllo sui rispettivi territori per scongiurare che le ditte interdette possano proseguire ad operare sul mercato nonostante l’adozione, nei loro confronti, dei provvedimenti ostativi.
Inoltre, l’attività intrapresa dalla prefettura per la salvaguardia dell’ordine pubblico economico, la tutela della libera concorrenza tra le imprese e il buon andamento della Pubblica amministrazione si realizza – ricorda la prefettura di Napoli – anche attraverso lo strumento degli accessi nei siti cantierizzati delle opere pubbliche e, in particolare, delle cosiddette grandi opere e di quelle finanziate con i fondi del Pnrr.
Su incarico dell’autorità prefettizia, questa attività viene svolta dal gruppo interforze, composto dai referenti delle forze dell’ordine, dell’Ispettorato del lavoro e del Provveditorato alle opere pubbliche, coordinato dalla Dia. In particolare, nel corso del 2025, sono stati effettuati otto accessi ispettivi in altrettanti cantieri sia nel capoluogo che nell’area metropolitana, con l’esecuzione di mirati controlli e verifiche sulle società incaricate dei lavori, sul personale impiegato, sui mezzi utilizzati e sulla documentazione amministrativa di riferimento.
Il gruppo interforze sta svolgendo, in questo ambito, un “prezioso e complesso lavoro di osservazione, di acquisizione e di analisi dei dati rilevati”.


