Incendio nella scuola di Scafati, il sindaco attacca: «Delinquenti abituali e camorristi»
CRONACA
14 agosto 2025

Incendio nella scuola di Scafati, il sindaco attacca: «Delinquenti abituali e camorristi»

Mario Memoli

Scafati. Incendio nel cortile della scuola elementare presso il quartiere Mariconda a Scafati: la causa sarebbe dolosa e il sindaco Aliberti non risparmia attacchi: “Atteggiamento che solo bestie e camorristi possono avere”, tuona il primo cittadino.

Le fiamme si sono propagate dal tardo pomeriggio di mercoledì fino a tarda sera, domate e spente dai vigili del fuoco, accorsi sul posto insieme alla polizia municipale. Le lingue di fuoco hanno distrutto una parte degli alberi che sono presenti a pochi metri dall’istituto scolastico. Nella giornata di domani sarà ultimato il sopralluogo da parte dei tecnici del Comune e degli stessi caschi rossi del distaccamento di Nocera Inferiore che dovranno verificare se la nuova struttura (che dovrebbe essere consegnata a settembre dopo 4 anni) abbia subito danni.

Saranno le telecamere posizionate in zona, sia quelle della videosorveglianza che quelle private, ad appurare responsabilità e portare alla luce volto e nome dell’autore (o degli autori) anche se, come afferma il primo cittadino, chi commette scempi del genere lo fa con il volto travisato “perchè delinquente abituale”.

Proprio pochi giorni fa il sindaco aveva annunciato che i lavori alla scuola di Mariconda eramo terminati e i bambini della zona a settembre sarebbero ritornati nelle loro classi. Dopo quattro anni, quindi,  gli alunni dovrebbero continuare a frequentare il plesso elementare del quartiere scafatese. L’istituto è chiuso ormai dal 2021 per problematiche di natura strutturale e la necessità di lavori e le famiglie sono state costrette ad adeguarsi, con i bambini che frequentano plessi scolastici lontani, tra cui quello di Capoluogo vicino la Villa Comunale.

Ma proprio in queste ore di caldo torrido la struttura ha dovuto fare i conti con un vasto incendio. “All’interno della scuola che stiamo realizzando e che contiamo di ridarla ai ragazzi all’inizio del prossimo anno scolastico di settembre- spiega il primo cittadino- c’è stato ancora una volta l’atteggiamento vile di alcune bestie che fanno parte della nostra comunità. Di gente che non ha percezione del bene comune. Questi sono atti da camorristici e da malavitosi. Sono belve che vanno individuate e portate dove meritano”.

Aliberti ha poi concluso ringraziando la polizia municipale ed i vigili del fuoco per il tempestivo intervento per limitare e poi domare le fiamme. “Altrimenti il danno sarebbe stato più marcato”.  Per i cittadini  intanto non è più tempo di rimandare: la sicurezza della città e il rispetto dei beni comuni passano anche dalla videosorveglianza diffusa.

E attaccano: “A  Scafati servono telecamere di sorveglianza in ogni punto strategico, come ormai avviene in moltissime città del mondo. Assistiamo ad accoltellamenti, incendi, atti vandalici, distruzione e saccheggi di beni comuni e puntualmente “non si trova mai un colpevole”. In altre città, le telecamere permettono di identificare in tempi rapidi i responsabili, portarli davanti alla giustizia e ridurre drasticamente la recidiva”, attacca un residente. Per qualche altro invece  “Punire chi commette questi atti è fondamentale, perché ogni reato impunito diventa un incentivo per la malavita. Se invece si continua a lasciare tutto senza conseguenze, si alimenta un clima di impunità che peggiora la situazione”.