Reddito di inclusione, la Cgil accusa: “Caos agli sportelli postali”
CRONACA
14 agosto 2025

Reddito di inclusione, la Cgil accusa: “Caos agli sportelli postali”

metropolisweb

“Le immagini del caos alla sede di PosteItaliane di piazza Matteotti a Napoli e di altri uffici postali della provincia, che in queste ore stanno rimbalzando sui social,non sono una casualità né semplici episodi di disorganizzazione:sono la fotografia di una crisi strutturale e di un disagio profondo che denunciamo da mesi nel silenzio assordante di PosteItaliane e nell’indifferenza del Governo”. Così, in una nota, Cgil e Slc Cgil Napoli e Campania, intervengono sugli episodi avvenuti in mattinata, nel giorno in cui i beneficiari delReddito di Inclusione avrebbero dovuto ritirare l’importo del bonus stanziato dal Governo per chi percepisce la misura di sostegno al reddito. A generare il caos e le lunghe code agli sportelli, con momenti di caos documentati da alcuni video apparsi in Rete, anche il cambio della tessera che consente di farsi accreditare il reddito, di recente cambiata dal Governo.”La nostra denuncia – sostengono nella nota il segretario generale Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci, il commissario della Slc Cgil Napoli e Campania, Carlo Podda e il responsabile del settore Poste del sindacato, Rocco Ferullo – non è più solo sindacale, ma sociale. Cittadini e lavoratori, uniti dalla stessa esasperazione, documentano ogni giorno una realtà insostenibile.File interminabili che si estendono sui marciapiedi, con persone costrette ad attendere per ore sotto il sole, sportelli chiusi e personale ridotto all’osso, a causa di una carenza cronica di organico che l’azienda continua a ignorare e, in ultimo,dipendenti lasciati soli a gestire carichi di lavoro impossibili e la rabbia giustificata dei cittadini, trasformando ogni giornata in una guerra tra poveri. Poste Italiane continua a disattendere le richieste di confronto, ignorando i segnali di un collasso imminente. La qualità del servizio è crollata a danno di una utenza che, nella maggior parte dei casi, ha diritto e bisogno di accedere a servizi essenziali. Le condizioni di lavoro sono diventate insostenibili, con lavoratori sottoposti a pressioni inaccettabili e privi di tutele adeguate”.  Questa crisi, scrivono Cgil e Slc Cgil Napoli e Campania, “ha una diretta responsabilità politica: ilGoverno ha il dovere di garantire un servizio postale efficiente e dignitoso per tutti i cittadini, non solo in teoria ma anche nella pratica. La gestione di Poste Italiane dimostra che questo non sta avvenendo. Chiediamo al Governo di intervenire immediatamente per tutelare i diritti dei cittadini e dei lavoratori, ponendo fine a un’inerzia che sta compromettendo la vita di migliaia di persone”.Dal 21 luglio e fino al 19 agosto, è in atto lo sciopero delle prestazioni straordinarie ed aggiuntive, indetto dal sindacato di categoria che, spiega, “è il nostro grido di allarme collettivo.È una forma di resistenza contro una deriva che sacrifica il benessere di lavoratori e cittadini sull’altare di logiche aziendali miopi e insensibili. Non è più solo questione di disservizio: è una questione di dignità. Episodi come quelli di oggi dimostrano come nel nostro Paese vengano negati diritti fondamentali ai cittadini e alle lavoratrici e ai lavoratori diPoste Italiane. L’abbiamo già visto per il diritto alla salute,lo vediamo ora in Poste: questo Governo – conclude la nota -invece di garantire diritti ai cittadini e a chi lavora per loro,preferisce metterli gli uni contro gli altri”.