Torre del Greco, l’opposizione sferza Mennella sul caso Romano: «Basta chiacchiere e continui cambi di idee»
Torre del Greco. «Basta chiacchiere inutili e continui cambi di idee». L’opposizione di palazzo Baronale non usa giri di parole e affonda il colpo sul sindaco Luigi Mennella, accusato di perdere tempo e di nascondere le proprie incertezze dietro le polemiche politiche. Si arricchisce di una nuova puntata l’emergenza legata alla scuola Romano: a 21 giorni dalla chiusura del plesso di via Antonio De Curtis – decisa in seguito agli elevati rischi di vulnerabilità sismica rilevati durante una serie di controlli tecnici – la soluzione definitiva per le 18 classi sfollate (e i circa 500 iscritti del plesso) non c’è ancora.
Il nuovo affondo
La controreplica firmata da Alessandra Tabernacolo, Luigi Mele, Luigi Caldarola, Salvatore Vito, Ciro Borriello e Filippo Borriello arriva dopo la nota con cui il primo cittadino aveva liquidato come «piena di inesattezze e falsità» la lettera invita dalla minoranza al ministro per la pubblica istruzione, al prefetto di Napoli e al responsabile dell’ufficio scolastico regionale, accusando l’opposizione di ignorare i disagi di 500 studenti e di proporre alternative “improprie” come il plesso Orsi recentemente riqualificato e destinato all’istituto comprensivo Falcone-Scauda. Ma i sei consiglieri comunali respingono le accuse e alzano il tiro: «L’incapacità di chi dovrebbe decidere non venga scaricata sulle forze di opposizione. Dopo 21 giorni, tante giravolte e tempo sprecato, pretendiamo oggi di sapere qual è la posizione del sindaco». Un passaggio che accompagna il “no” secco ai container – o «moduli prefabbricati» come preferisce definirli Luigi Mennella per mascherare una soluzione solitamente utilizzata per accogliere comunità colpite da eventi rovinosi come terremoti o nubifragi – e la richiesta di partire subito con l’iter per restituire la scuola alla comunità scolastica.
Il futuro in bilico
Nel frattempo, la città resta sospesa tra doppi turni inevitabili fino a Natale e il braccio di ferro politico che diventa sempre più acceso, con le «mamme politicizzate» delle due fazioni pronte a portare lo scontro nell’arena dei social. Sullo sfondo, 500 studenti che attendono risposte, mentre la battaglia sul «caso Romano» si è ormai trasformata in un duello personale tra sindaco e opposizione.


