Castellammare, il futuro di Marina di Stabia legato ad Msc, il sindacato: «Una grande opportunità»
«L’acquisizione di Aponte di Marina di Stabia a Castellammare rappresenta un grande opportunità di sviluppo, l’amministrazione comunale rispetti gli impegni presi in campagna elettorale». A scriverlo in una nota è Matteo Vitagliano, responsabile per l’area torrese-stabiese del sindacato Salpi. «Accogliamo con grande favore e speranza le notizie che circolano sull’interessamento di Gianluigi Aponte, fondatore e patron del colosso MSC, per l’acquisizione della Marina di Stabia- si legge nella nota-Non si tratta di un semplice affare immobiliare o di un investimento turistico, ma di un segnale di potenziale rinascita per l’intero nostro territorio. Aponte, infatti, non è solo un armatore di successo, ma un imprenditore che ha sempre creduto nello sviluppo e nel lavoro. Con la sua holding MSC dà occupazione a decine di migliaia di persone e alimenta intere filiere produttive in cantieri navali in tutto il mondo».
La presenza di Aponte «potrebbe rappresentare una svolta decisiva- continua Vitagliano- Oltre a ridare lustro al porto turistico, l’ingresso di un attore di tale calibro potrebbe aprire la strada a sinergie cruciali. Siamo convinti che l’esperienza, la visione e la solidità del gruppo MSC possano fungere da catalizzatore per un rilancio complessivo».
Vitagliano lancia infine un messaggio all’amministrazione guidata di Castellammare: «È il momento di dare concretezza alle promesse fatte in campagna elettorale. Questo potenziale investimento di MSC rappresenta l’occasione perfetta per mettere in pratica le visioni che l’amministrazione ha per il futuro della città, in particolare per l’area a nord che include il porto turistico- si legge nella nota-Si rende necessaria una pianificazione seria e lungimirante che tenga conto di tutte le aree dismesse e delle infrastrutture esistenti, come la ferrovia. Basti pensare alle storiche aree dismesse, come quelle dell’ex Avis o della Cirio, che oggi potrebbero finalmente trovare una nuova vita e una nuova funzione strategica, integrate in un progetto di sviluppo unitario».


