Scuola, le promesse del ministro su assunzioni, cellulari e diplomifici
“A cosa serve la scuola? A valorizzare i talenti della persona” sono le parole del ministro dell’istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, aprendo il suo intervento al panel ‘I giovani e la sfida della formazione’ al Meeting di Rimini. Rispondendo al discorso di un docente il ministro Valditara ha sottolineato: “Secondo un sondaggio i giovani mettono al primo posto i diritti, la libertà, il vivere bene. Poi all’ultimo posto collocano il lavoro. Non è bello che considerino il lavoro come un qualcosa da non mettere al centro. Dobbiamo riportare i giovani a riscoprire il valore e la bellezza del lavoro”. Valditara, nel corso del suo lungo e articolato intervento, ha parlato delle riforme: “La riforma del 4+2 deve diventare ordinamentale” ha detto il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. Una scuola “che mette al centro il valore del lavoro è lo strumento più importante contro dispersione scolastica, bullismo e devianza”, ha sottolineato il ministro. Che ha ribadito la norma sul divieto dei cellulari a scuola: “Non si porta il cellulare a scuola”. E questa cosa “le scuole sono bravissime a gestirla” così, Valditara ha replicato a chi gli chiedeva se fossero state indicate delle linee guida, agli istituti scolastici, in merito al divieto di utilizzare telefoni cellulari in classe. “Dove abbiamo messo in funzione ‘Agenda Sud’ i dati Invalsi sono molto, molto interessanti” ha detto il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. “Comunque grazie al decreto Caivano “c’è stato un crollo della dispersione” scolastica “esplicita”. Perché “un Paese non si può dire civile se molti ragazzi non completano l’obbligo scolastico. I risultati delle prove Invalsi sono straordinari, abbiamo superato il target prefissato al 2030” e registrato “un crollo della dispersione esplicita”. E “quest’anno a Napoli e provincia solo in 1.800 non hanno rispettato l’obbligo scolastico. Abbiamo recuperato migliaia di giovani”, ha detto ancora Valditara. Poi ha parlato anche del ruolo degli insegnanti: “Assumeremo 1000 docenti specificamente formati per insegnare italiano a ragazzi stranieri” ha detto il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. C’è poi un tema importante che è quello che riguarda la carenza di docenti e la necessità di confermare quelli delloscorso anno. “Quasi il 50% degli insegnanti di sostegno precari saranno confermati, garantendo una straordinaria continuità didattica, che la scuola italiana non ha mai avuto prima, grazie alla possibilità per le famiglie – laddove si fosse instaurato un buon rapporto educativo e umano fra il giovane e l’insegnante – di chiederne la conferma” ha detto il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, al Meeting di Rimini. “Questo è un grande passo avanti, non a caso ostacolato da chi non crede nella personalizzazione: ricorsi su ricorsi, bocciati dalla giustizia amministrativa”, ha concluso. Ribadendo, poi, anche il lavoro fatto per chiudere le scuole private che non rispettavano le regole: “Molti diplomifici stanno chiudendo grazie a una legge dello Stato. C’è voluto anche un briciolo di coraggio perché in qualche realtà qualche diplomicifio in passato aveva dei collegamenti che lasciamo perdere…”. ha assicurato il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. “Ho chiesto delle risorse significative per le scuole paritarie. Il 6 agosto scorso ne ho parlato con il ministro Giorgetti e credo che da parte sua ci sia una sensibilità ad accogliere questa richiesta. Quindi nella prossima legge di bilancio, o nella forma del ‘buono scuola’ o in altra forma, ragionando anche con il mondo delle scuole paritarie su ciò che è tecnicamente più praticabile, ci dovranno essere delle risorse aggiuntive significative per le scuole paritarie”. Così il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, intervenendo al Meeting di Rimini, nel panel ‘I giovani e la sfida della formazione’. Al sistema delle scuole paritarie “abbiamo destinato circa 160 milioni di euro di fondi Pnrr”, ha ricordato. “Questa cosa non mi interessa, io mi occupo di scuola. Noi siamo uniti, coesi, vi piacerebbero le controversie. A voi piacerebbero le controversie, voi vivete di controversie. Noi invece siamo coesi, grandi amici. Un grande Governo. Siamo unitissimi e andremo avanti a governare fino al 2027”. Così, alla fine uscendo da un incontro al Meeting di Rimini, il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara ha replicato ai cronisti chi gli chiedevano se vi fossero controversie, tra ministri, nella maggioranza di Governo.


