Castellammare. Puc, spiagge e porto: i tre dossier tornano sul tavolo di Vicinanza
Castellammare. Piano Urbanistico Comunale, Piano Spiagge e Piano regolatore portuale, tre fascicoli che l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Luigi Vicinanza è costretta a rimettere sul tavolo a partire da settembre. L’estate che volge al termine mette fine alla “tregua” politica e partiti e civiche che compongono la maggioranza di centrosinistra – così come votato nel corso dell’ultimo consiglio comunale – pretendono una svolta dal punto di vista della programmazione della Castellammare che sarà. Per tracciare la strada è necessario, prima di tutto, dotare la città di strumenti indispensabili per immaginare il suo sviluppo, altrimenti il rischio è quello di andare avanti con singoli interventi che non rientrano in disegno complessivo di futuro. Si comincia dal Puc. La discussione è ormai ferma da quasi un anno in commissione Urbanistica. Lo scorso febbraio il Partito Democratico chiese di fermare le attività in corso che avrebbero portato all’approvazione del Puc varato dall’ex giunta di centrodestra e poi modificato dai commissari straordinari che s’insediarono dopo lo scioglimento del consiglio comunale. Il Partito Democratico, di fatto, chiede di azzerare tutto e ripartire daccapo. Ma per quel Piano Urbanistico Comunale sono stati spesi un bel po’ di soldi e non tutte le forze di maggioranza sono d’accordo con l’impostazione del Pd. L’amministrazione comunale aveva provato a indicare una soluzione, approvando solo la parte strutturale del Puc (in pratica tutte le regole sovracomunali), rinviando poi le scelte politiche ai Poc (Piano operativi comunali), ma almeno finora non si è riusciti a trovare la quadra. Nel corso dell’autunno sarà fondamentale sciogliere questo nodo. Un altro tema fondamentale è quello che riguarda le spiagge. Prima della pausa estiva, l’amministrazione comunale era pronta a portare in aula un provvedimento che prevedeva di fatto di cristallizzare la situazione nella zona di Pozzano, tra concessioni balneari e spiagge libere attrezzate, e di lasciare completamente libero l’arenile in villa comunale e lungo la fascia di costa di via De Gasperi. Alla fine però si è deciso per un rinvio, per meglio valutare lo scenario complessivo dell’intero litorale stabiese. Due i temi sul tavolo, la necessità di aumentare i servizi a disposizioni di chi frequenta le spiagge libere e intervenire sui prezzi esorbitanti imposti dai lidi di Pozzano. Di sicuro l’amministrazione non vuole arrivare alla prossima estate senza aver riorganizzato il litorale stabiese, perché a distanza di due anni dal recupero della balneabilità sarebbe una sconfitta politica. Ultimo tema, ma non per importanza, è quello che riguarda il Piano Regolatore Portuale. Un provvedimento di cui si discute da anni ormai è che sembra arrivato al rush finale. Non è chiaro quali siano i margini d’intervento dell’amministrazione comunale, ma di sicuro la politica stabiese ha chiesto precise garanzie per gli investimenti di cui necessita Fincantieri ed è interessata a tracciare una strada per il recupero dei numerosi immobili oggi abbandonati lungo il tratto di costa (è già stato dato il via libera alla realizzazione di un parcheggio al posto dell’ex cinema Montil). Anche questo sarà un tema che caratterizzerà il dibatto politico durante l’autunno.


