Adorante torna al Menti: «Grande rispetto per la Juve Stabia»
Il calendario è stato beffardo per la Juve Stabia. Sabato sulla strada della squadra di Abate c’è subito il Venezia di Andrea Adorante. L’idolo fino a qualche mese fa dei tifosi stabiesi e che è stato ceduto ai lagunari per una cifra intorno ai 2,5 milioni di euro più bonus. Adorante, insomma, sarà uno dei calciatori su cui Stroppa conterà per raggiungere subito la promozione in A. A tre giorni dalla sfida del Menti, Andrea Adorante ha parlato in vista del suo ritorno da avversario al Menti. “Sabato giocherò contro la mia ex squadra, ma metterò l’emozione da parte per pensare da subito al campo. Ho un grande rispetto per la Juve Stabia e i suoi tifosi perchè lo scorso anno ho passato una stagione positiva in cui ho avuto l’opportunità di evolvermi come calciatore”, ha dichiarato il bomber del Venezia. Adorante, poi, ha motivato così la scelta Venezia. “Non ho esitato a scegliere il Venezia FC, è un club in cui so che posso migliorare sia come uomo che come calciatore. Sono un attaccante da area di rigore a cui piace mettersi a disposizione della squadra, non penso però solo al gol, ma anche alla costruzione della fase offensiva. Mister Stroppa è molto propositivo, gli piace giocare con la palla e verticalizzare subito il pallone. E’ un modo di fare calcio che richiede un po’ di tempo per essere espresso al meglio, penso però che siamo sulla strada giusta per assimilare tutte le richieste del mister. L’obiettivo del Venezia è quello di pensare partita per partita, portando a casa tutti i piccoli miglioramenti che si fanno durante gli allenamenti e le partite”. Adorante si esprime anche sul campionato di B, che l’anno scorso ha disputato per la prima volta segnando 17 gol con la Juve Stabia e che gli sono valsi l’attenzione del Venezia. “La Serie B è un campionato molto competitivo, ci sono tante variabili e dinamiche tutte da vivere, noi dobbiamo pensare a noi stessi e migliorarci giorno dopo giorno- dice Adorante-. Il calore della città e il blasone di questa squadra è altissimo, i tifosi danno tanto supporto durante la settimana, è davvero prestigioso vestire questa maglia. Le esperienze calcistiche passate sono state per me molto formative e sono state molto importanti per arrivare al giocatore che sono oggi. All’Inter sono arrivato a 15 anni ed ero per la prima volta lontano dalla mia famiglia, è stata un’esperienza che mi ha formato come uomo. In Serie C sono cresciuto molto come calciatore, ho avuto la possibilità di allenarmi e giocare con compagni di alto livello”.


