Il “Capodanno Bizantino” di Amalfi e Atrani
CULTURA
28 agosto 2025

Il “Capodanno Bizantino” di Amalfi e Atrani

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Ogni anno, alla fine di agosto, Amalfi e Atrani si riscoprono culle di una memoria che travalica il tempo. Con il Capodanno Bizantino, le due cittadine riportano in vita le atmosfere medievali che segnarono la grandezza dell’Antica Repubblica Marinara, trasformandosi in palcoscenico di una celebrazione unica nel Mediterraneo. Dame e cavalieri, paggi e notabili percorrono le vie del centro in un corteo che non è solo rievocazione scenica, ma rito collettivo di identità. L’evento, organizzato dal Comune di Amalfi insieme al Comune di Atrani e al Centro di Cultura e Storia Amalfitana, si svolge il 31 agosto e il 1° settembre, ripercorrendo un’antica tradizione: l’inizio dell’anno fiscale e giuridico dell’Impero d’Oriente, di cui Amalfi era periferica autonomia. Oggi come allora, il calendario bizantino diventa occasione di riflessione e di festa, con un carnet di appuntamenti che alterna spettacolo, approfondimento e spiritualità. Il cuore della manifestazione è il Corteo Storico rievocativo del 1° settembre: oltre cento figuranti in costume medievale accompagnano il nuovo Magister di Civiltà Amalfitana lungo un percorso che dall’Arsenale conduce fino al sagrato di San Salvatore de’ Birecto ad Atrani, luogo in cui avveniva l’incoronazione dei duchi. Qui si celebra la cerimonia di investitura, alla presenza dell’Arcivescovo, seguita dalla presentazione ufficiale sulla scalinata del Duomo di Amalfi. Accanto a questo momento solenne, il programma prevede conferenze di studio, lectio magistralis e spettacoli che animeranno la città. Ma perché il Capodanno Bizantino è così centrale per Amalfi? In una Costiera assediata dall’overtourism e dal rischio di ridursi a scenografia per selfie, questa ricorrenza restituisce profondità culturale al territorio. Non è intrattenimento confezionato per il turista, ma recupero di una storia millenaria che appartiene prima di tutto alla comunità locale. È un antidoto alla generalizzazione turistica: un modo per ricordare che Amalfi non è solo bellezza da cartolina, ma anche protagonista della storia europea e mediterranea. Quest’anno, l’investitura porta con sé un significato particolare: a ricevere il titolo di Magister è il professore Giuseppe Gargano, studioso e medievalista, voce autorevole della cultura amalfitana. Nato nel 1953, insegnante di materie letterarie e latino, socio fondatore del Centro di Cultura e Storia Amalfitana, Gargano ha dedicato la vita alla ricerca sulle istituzioni, sull’economia e sulle reti culturali della città medievale. Le sue pubblicazioni, apprezzate anche in ambito internazionale, hanno restituito ad Amalfi il ruolo che le spetta nella storia mediterranea. La sua nomina, giunta proprio alla vigilia del compleanno, è apparsa come il dono più prezioso a chi ha consacrato il proprio impegno alla cultura. E se il professore non è “social”, i social hanno comunque trovato il modo di celebrarlo: decine di messaggi di stima e di gioia sono arrivati da Amalfi, dalla Costiera e da ogni parte del mondo. Gargano ha voluto ricambiare con parole di gratitudine affidate alla pagina della moglie: un gesto semplice, ma intriso di quell’umanità che ha sempre caratterizzato il suo percorso. Il Capodanno Bizantino non è dunque soltanto una festa di fine estate. È il simbolo di una comunità che ogni anno sceglie di guardarsi indietro per guardare avanti, trasformando la memoria in strumento di futuro.  Nella nomina di Giuseppe Gargano, Amalfi non solo riconosce i meriti di un suo figlio, ma riafferma la propria vocazione a custodire e trasmettere un patrimonio che nessun overtourism potrà mai svuotare: quello della sua identità culturale.