Castellammare, raffica di furti d’auto in via De Gasperi
CRONACA
29 agosto 2025

Castellammare, raffica di furti d’auto in via De Gasperi

metropolisweb

Via De Gasperi torna a essere sorvegliata speciale. Nella periferia est di Castellammare di Stabia, è tornata a colpire una banda specializzata nei furti d’auto, con un chiaro interesse per le Fiat Panda, il modello più gettonato e, a quanto pare, più vulnerabile. Nella notte tra martedì e mercoledì, ben tre vetture sono state rubate nel raggio di pochi isolati. Tutte appartenenti a famiglie della zona, tutte Fiat Panda di varie generazioni. Un vero colpo chirurgico, che ha lasciato attoniti i residenti. Secondo quanto riferito da chi abita nel quartiere, non è la prima volta che accade. «Siamo stanchi di vivere con la paura di non trovare più l’auto sotto casa”, racconta Giovanni, 54 «Mi sono affacciato alle 7 per andare a lavorare, e l’auto non c’era più. È la seconda Panda che mi rubano in cinque anni». Un altro residente, Michela, giovane madre, aggiunge: “Hanno portato via l’auto di mio padre, parcheggiata proprio davanti al nostro portone. Silenziosi, rapidi. Qui nessuno sente nulla, e pochi denunciano per davvero, tanto si sa già come funziona: o paghi, o l’auto non la rivedi più». Dietro ai furti, infatti, si celerebbe ancora una volta il fenomeno dei “cavalli di ritorno”, la pratica criminale secondo cui i ladri contattano la vittima – direttamente o tramite “intermediari” – per restituire l’auto in cambio di un riscatto, spesso intorno ai 1000 euro. Un meccanismo radicato, difficile da estirpare, e che spinge molte vittime a non rivolgersi alle forze dell’ordine per paura di ritorsioni o per la convinzione che “non serva a nulla”. La zona di via De Gasperi, malgrado la sua crescente urbanizzazione, soffre di scarsa sorveglianza, specialmente nelle ore notturne. Secondo indiscrezioni, gli investigatori sospettano l’operato di una banda organizzata e ben strutturata, con basi logistiche nel vesuviano e nel nolano. Le Panda, facili da smontare e con una forte richiesta di ricambi, vengono spesso vendute a pezzi o reimmatricolate e rivendute nel mercato nero. “La situazione è fuori controllo — dice Antonio, un altro residente —, serve un pattugliamento fisso o almeno telecamere serie. È assurdo che, nel 2025, ci si debba rassegnare a farsi rubare l’auto sotto casa”. Intanto, cresce la tensione. I cittadini da anno chiedono a gran voce un intervento delle istituzioni, un piano straordinario di sorveglianza e un ulteriore potenziamento del sistema di videosorveglianza. Ma finché il silenzio e la paura continueranno a prevalere sulle denunce ufficiali, la banda delle Panda potrà continuare a colpire indisturbata.