Tragedia a Torre del Greco: striscioni, fiori e foto in ricordo di Nunzio
Torre del Greco. Un messaggio breve, ma carico di significato. A poche decine di metri dal punto dell’ennesimo incidente stradale all’ombra del Vesuvio costato la vita, al termine di una settimana di agonia in ospedale, al diciassettenne Nunzio Arcella – studente del liceo Pitagora-Croce di Torre Annunziata – i suoi amici hanno affisso uno striscione carico di dolore e speranza: «Nunzio vive». Accanto allo striscione una sua foto ritrae il volto sorridente del diciottenne mentre un mazzo di fiori bianchi e due lumini completano il piccolo «altare» improvvisato sul marciapiede di via Nazionale. Un’immagine semplice eppure potente, un gesto collettivo per rinnovare il ricordo di un ragazzo dolce e sensibile – fresco di promozione al quinto anno dell’istituto superiore – la cui storia personale era stata già segnata dalla perdita della madre e dalla forza di ripartire giorno dopo giorno.
Gli sciacalli in rete
L’iniziativa di commemorazione si è svolta proprio mentre emergeva un nuovo capitolo doloroso nella tragica vicenda: la famiglia di Nunzio Arcellla ha denunciato pubblicamente la circolazione di una raccolta fondi fasulla, gestita da un truffatore pronto a chiedere denaro in nome del ragazzo scomparso. Mentre i fiori e i lumini accendono una luce di speranza, l’indignazione resta alta: il ricordo del diciassettenne merita rispetto, non speculazioni.
La tragedia del 12 agosto
La sera del 12 agosto, Nunzio viaggiava insieme a un amico – il diciottenne Fabio A. – in sella a uno scooter lungo via Nazionale. Secondo la prima ricostruzione dei fatti, i due giovani – usciti di casa per andare a consumare un cornetto in una nota pasticceria della periferia di Torre del Greco -furono travolti frontalmente dall’auto guidata da una ventisettenne, proprio a poche decine di metri dal tribunale di Torre Annunziata. Le condizioni dei due giovani erano apparse subito gravissime. Entrambi erano stati trasportati in ospedale: Nunzio all’Ospedale del Mare di Napoli, dove dopo giorni in bilico tra la vita e la morte è deceduto lo scorso 19 agosto. Fabio, ricoverato al San Giovanni Bosco, resta tuttora in condizioni stazionarie, tra speranza e incertezza. Il diciassettenne di Torre del Greco è stato sottoposto a una lunga serie di esami e accertamenti, ma fino a oggi i medici del presidio sanitario di Napoli non hanno potuto sciogliere la prognosi.


