Mancano gli operai specializzati, le imprese fanno fatica a trovarli
Nel 2024, su un totale di 5,5 milioni di nuovi ingressi previsti nel mercato del lavoro, quasi 840 mila (il 15%) hanno riguardato operai specializzati. Ricerca particolarmente impegnativa: nel 63,8% dei casi gli imprenditori hanno segnalato notevoli difficoltà nel reperimento e, quando la selezione ha avuto esito positivo, il processo ha richiesto in media quasi cinque mesi. Lo dice la Cgia. Inoltre, in quattro casi su dieci l’insuccesso nel trovare questo profilo è stato determinato dall’assenza di candidati presentatisi al colloquio.
Per molte realtà produttive, soprattutto di piccole e piccolissime dimensioni, individuare figure quali carpentieri, gruisti, fresatori, saldatori od operatori di macchine a controllo numerico computerizzato rappresenta una sfida estremamente complessa. Le cause dello scostamento tra domanda e offerta di lavoro sono molteplici e frequentemente interconnesse, dalla dinamica demografica alla carenza delle competenze tecniche e professionali richieste dagli imprenditori, in particolare nel settore manifatturiero.
I settori dove è sempre più difficile reperire operai specializzati riguardano l’edilizia e il manifatturiero; in riferimento a quest’ultimo, il legno, il tessile-abbigliamento-calzature e la metalmeccanica sono le filiere dove la ricerca è più impegnativa. Tra tutte le figure professionali richieste dai titolari di azienda, il Nordest è la ripartizione geografica dove nel 2024 è stato più difficile reperire sul mercato questi lavoratori.

