Melanzana al cioccolato. Le dolci feste patronali
Preparata alla parmigiana oppure ricoperta di cioccolato: è uno alimenti più apprezzati. La melanzana che solo in tempi recenti abbiamo eletto regina dell’orto estivo, fino a qualche secolo fa la era il cibo dei poveri. Considerata una pianta volgare da esperti naturalisti, da evitare per i cuochi di corte, per il nome, che deriva da una «mela insana», e per il sapore amaro e della leggera tossicità in caso di consumo a crudo. è solo da cotta che si avvierà a tutto un altro destino.
La melanzana arriva in Europa intorno al 1400, con gli arabi ed prende piede in Sicilia e Spagna. Anche nei ricettari dell’era moderna, che esprimevano essenzialmente la cultura gastronomica delle classi agiate dell’epoca, troverà uno spazio insignificante. Solo in pieno ottocento sarà sdoganata da Pellegrino Artusi che la proporrà anche nelle mense più ricche. Intanto, lontano dalle cucine di corte, le melanzane già si inebriavano nel cioccolato per diventare uno dei dolci più tipici della penisola sorrentina e della costiera amalfitana.
Una tradizione che arriva dal mondo arabo e sbarcata nei conventi della zona durante la dominazione spagnola. Siamo nel 1600 quando le suore, soprattutto agostiniane, iniziano a far nascere tanti dolci che diverranno simboli della gastronomia campana, a partire dalla pastiera. Tra questi spicca quello molto particolare preparato con quest’ortaggio. Quindi le melanzane al cioccolato hanno una storia tutta meridionale.
Solo sulle coste campane, tra leggende e religione, le vicende di questo dolce si intrecciano con le ricorrenze dei santi che vengono festeggiati tra agosto e settembre. Così ci sono le melanzane preparate, con la ricetta tipica di Meta di Sorrento, in occasione della festa di Santa Maria del Lauro o quella di Piano di Sorrento che si mette in tavola per San Michele e così via di comune in comune.
La ricetta originale, quella che, come si narra, assaggiò la nipote dello zar Nicola II, al Grand Hotel Cocumella di Sant’Agnello, è la più usata nelle case e nelle pasticcerie sorrentine. Essa prevede le mandorle tritate, la ricotta, il cioccolato fondente, gli amaretti, i canditi, cannella, vaniglia e naturalmente zucchero. Le melanzane tagliate a fette e bollite, vengono poi condite con una crema composta da tutti questi ingredienti. Poi ci altre versioni, più moderne e gourmet, che la vedono intera, svuotata e poi farcita, a mò di cannolo, con la ricotta e infine ricoperta di cioccolato fondente. O ancora a fette fritte e farcite di mascarpone e granella di mandorle.
Ma anche nella versione baby, intera bagnata nel cioccolato, e usata come guarnizione di un tiramisù molto creativo. (foto centrale). In ogni caso una bontà che nasce negli orti che si affacciano sul mediterraneo e che la storia di questo mare ha dimostrato che possono diventare anche un ottimo dessert.


