«Le parole di Giancarlo»: San Giorgio ricorda Siani a 40 anni dalla sua morte

San Giorgio. La memoria non si celebra una volta soltanto: va custodita, condivisa, tramandata. Con questo spirito, mercoledì 17 settembre alle 18.30, San Giorgio a Cremano ospiterà nella Biblioteca “Sacerdote Giovanni Alagi” di Villa Bruno un evento speciale dedicato a Giancarlo Siani, il giovane cronista assassinato dalla camorra il 23 settembre 1985.

A quarant’anni da quel delitto, che resta una ferita ancora aperta, il gruppo FAI Vesuvio – Delegazione di Napoli ha scelto di dare voce a “Le parole di Giancarlo”. Villa Bruno, con la sua biblioteca che custodisce la Mehari verde su cui Siani perse la vita, diventerà teatro di un reading che mescolerà testimonianza civile e cultura.

A leggere alcuni articoli del giornalista saranno direttori di giornali, colleghi, attori, rappresentanti delle istituzioni, volontari del FAI. Tutti uniti dall’idea che quelle parole, nate dalla passione e dall’onestà intellettuale di un ragazzo di appena 26 anni, possano ancora scuotere coscienze e parlare alle nuove generazioni.

L’iniziativa è stata ideata e coordinata dal giornalista e docente universitario Michelangelo Iossa, delegato alla cultura del FAI Napoli, in collaborazione con Paolo Siani, fratello di Giancarlo e presidente della Fondazione a lui intitolata.

Sarà proprio Paolo a dare il via al reading, mentre sullo sfondo scorrono immagini del fratello e sequenze di Fortapasc, il film che Marco Risi dedicò alla sua storia, con l’indimenticato Libero De Rienzo nei panni del cronista.

Il gruppo FAI Vesuvio ha scelto di coinvolgere giovani e studenti, nella convinzione che la memoria diventi davvero fertile solo quando incontra occhi e cuori nuovi. San Giorgio a Cremano, città che custodisce la Mehari e con essa il simbolo di un impegno che non si spegne, si prepara così ad accogliere un appuntamento che unisce storia, cultura e testimonianza.