Meta, demolito un edificio abusivo di tre piani
Demolito a Meta un edificio abusivo di tre piani in via Alberi, per un totale di oltre 220 metri quadrati. L’intervento, disposto dal Tribunale di Torre Annunziata ed eseguito in regime di autodemolizione dal proprietario, rientra nell’attività di contrasto all’abusivismo edilizio coordinata dalla Procura della Repubblica. Nell’ambito dell’attività di contrasto al fenomeno dell’abusivismo edilizio, in esecuzione di un ordine di demolizione emesso dal Tribunale di Torre Annunziata, è stata effettuata la demolizione di un manufatto abusivo, composto da un piano terra con due locali per una superficie di 55,00 mq ed un’altezza di 3,05 m., un primo piano di quattro locali collegati da un corridoio ad L, per una superficie complessiva di 110,00 mq ed un’altezza di 3,15 m., oltre a un terzo piano costituito da un unico vano di 55,00 mq dotato di un terrazzo a livello di circa 55,00 mq. L’edificio demolito si presentava allo stato rustico, privo di intonaco, di pitturazione, di pavimenti, di impianti e di infissi sia interni che esterni, ed insisteva nel comune di Meta alla via Alberi. L’opera abusiva demolita costituiva “rilevante impatto ambientale” e ricadeva in: area dichiarata di notevole interesse pubblico con D.M. 2 febbraio 1962, sottoposta alle disposizioni del Decreto Legislativo n. 42 del 22 gennaio 2004; Zona 1B Tutela dell’ambiente naturale – 2° grado ai sensi della L.R. n. 35 del 27 giugno 1987 – Piano Urbanistico Territoriale dell’Area Sorrentino-Amalfitana (P.U.T.); “Zona di tutela idrogeologica e di difesa del suolo”, secondo il Piano Regolatore Generale vigente; Zona “R4 – Rischio molto elevato” e “P4 – Pericolosità molto elevata” per quanto concerne il rischio frana secondo il vigente Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico (P.S.A.I.) dell’Autorità di Bacino Regionale della Campania Centrale (Del. Comitato Istituzionale n. 1 del 23 febbraio 2015). L’esecuzione delle demolizioni delle costruzioni abusive disposte dall’autorità Giudiziaria rappresenta, per la tutela del territorio, uno strumento insostituibile sia in chiave repressiva, per il ripristino delle condizioni ambientali violate, sia in chiave preventiva, per l’efficacia dissuasiva nei confronti dell’abusivismo edilizio. Nel caso di specie, si legge nella nota dl procuratore capo Nunzio Fragliasso, «si è data esecuzione ad una condanna relativa ad una sentenza risalente all’anno 2006. Grazie anche alla incessante opera di sensibilizzazione posta in essere da questo Ufficio, la suddetta demolizione ha avuto luogo da parte del proprietario del manufatto abusivo, in regime di autodemolizione, senza anticipazione di spese da parte del Comune interessato e della Cassa Depositi e Prestiti».


