Troppo degrado a Poggiomarino, un cittadino scrive al commissario straordinario

Degrado dilagante a Poggiomarino, un cittadino ha scritto una lettera al commissario straordinario Gabriella D’Orso. L’appello è di Raffaele Piccinella, uno dei tanti residenti che da tempo deve fare i conti con i problemi del territorio. E’ un appello che s’aggiunge ai tanti che sono stati inoltrati alla triade commissariale, insediatasi dopo lo scioglimento per infiltrazioni camorristiche dell’ex amministrazione, e in cui si provano a sottolineare i tanti problemi di una città nella morsa della criminalità: «Oramai la cittadinanza è “orfana” da quasi un anno della politica Poggiomarinese, e giustamente lo Stato ci ha mandato un nuovo “genitore” che dovrebbe ascoltare le giuste domande che si fa la comunità in merito ai tanti problemi che giorno per giorno diventano sempre più gravosi. In primis il disordine sociale: di questo si sono occupati nelle ultime settimane la stampa regionale che ha evidenziato come Poggiomarino sia diventata sempre più violenta nei confronti di persone più deboli, il caso dell’adulto pugnalato da un gruppo di Criminali minorenni, più il caso del ragazzo picchiato selvaggiamente da altri criminali minorenni, in più le scorribande di motorini sui marciapiedi a rischio di travolgere bambini ed anziani, e in più la sera che diventa un territorio in mano a bande di balordi, ubriachi e teppisti dell’ultima generazione. So per certo che un gruppo politico, il Partito Democratico, (non sto qui a pubblicizzarlo ma solo scrivendo quello che hanno chiesto) il 22 aprile ha manifestato presso il Vostro ufficio le preoccupazioni che ho elencato prima, il giorno 4 Agosto stavano aspettando ancora una risposta che non era ancora arrivata, questo è stato scritto sui social media. Naturalmente bisogna anche ricordare le decine e decine di segnalazioni che quasi ogni giorno i cittadini fanno sulle piattaforme di informazioni in merito al degrado sociale di Poggiomarino. Quindici come diceva un grande personaggio, la domanda sorge spontanea: siamo ancora orfani di tutti?», scrive Raffaele Piccinella in una lettera finita anche sui social con la speranza che il commissario straordinario prenda in esame il suo appello.