Agguato a Gragnano, killer e basista restano in carcere
CRONACA
12 settembre 2025

Agguato a Gragnano, killer e basista restano in carcere

Michele De Feo

Ucciso sotto casa tra Gragnano e Casola con cinque colpi di pistola: i presunti sicari e la basista  restano in carcere. Il giudice per le indagini preliminari Riccardo Sena ha convalidato i decreti di fermo per Aniello Mirante, 38 anni, Salvatore Bifulco, 55 anni, e Rita Letizia Maugeri. Gli atti sono stati trasmessi all’Antimafia che ora proverà a chiudere il cerchio attorno il movente dell’omcidio, ancora ignoto. Mirante (presunto killer), Bifulco (presunto autista dello scooter), e Maugeri (la presunta basista), sono stati arrestati lunedì pomeriggio dai carabinieri del nucleo investigativo di Torre Annunziata con l’accusa di omicidio aggravato dal metodo mafioso. Un’inchiesta lampo e che in pochi giorni ha portato alla risoluzione del delitto di Alfonso Cesarano, 34 anni, ritenuto vicino al clan Di Martino e braccio destro del narcos Fabio Di Martino. Secondo l’accusa- sostituti procuratori Giuseppe Cimmarotta e Maria Sepe- i due sicari sarebbero entrati in azione nel pomeriggio del 29 agosto in sella ad uno scooter rubato, ammazzando con cinque colpi di una calibro 9×21 Cesarano in via Cappella della Guardia. Due giorni prima Rita Letizia Maugeri, avrebbe effettuato un sopralluogo e dopo l’agguato avrebbe individuato un luogo sicuro dove nascondere lo scooter e la pistola  (entrambi sequestrati) utilizzati per il raid. Cesarano era agli arresti domiciliari dove stava scontando una condanna per tentanto omicidio. Nel dicembre del 2023 fu vittima di un agguato a colpi di Ak47 a Lettere e nel quale rimase ferito.                      Mdf