Covid, aumento dei casi: la Campania è seconda
Salgono ancora i casi di Covid in Italia che raggiungono nell’ultima settimana 2.824 nuove registrazioni. È quanto emerge dall’ultimo bollettino del Ministero della Salute. Si tratta del numero più alto di casi del 2025 e la crescita rispetto alla settimana precedente, quando se ne registravano 2.052, e’ stata di oltre il 30%. I decessi sono stati 11 contro gli 8 della precedente settimana. Cresce poi il numero dei tamponi, ne sono stati effettuati 28.938 contro i 27.891 della settimana precedente. La Lombardia conta il numero maggiore di casi (918), seguita dalla Campania (496) e dal Veneto (265). Negli ultimi giorni le autorità sanitarie italiane hanno registrato un incremento dei casi di Covid-19. Si tratta di un aumento che, pur destando attenzione, non ha nulla a che vedere con l’emergenza sanitaria vissuta tra il 2020 e il 2022. Secondo i dati diffusi dal Ministero della Salute, i contagi attuali interessano soprattutto fasce più fragili della popolazione – anziani e persone con patologie croniche – mentre per la maggioranza dei cittadini l’infezione si manifesta con sintomi lievi, simili a un’influenza stagionale. La differenza principale con il periodo della pandemia è l’impatto sul sistema sanitario: gli ospedali non sono sotto pressione, i reparti di terapia intensiva non registrano criticità e i protocolli di prevenzione sono molto più snelli. Grazie alla diffusione dei vaccini e alla presenza di varianti meno aggressive, il rischio di forme gravi si è notevolmente ridotto. Gli esperti, tuttavia, invitano alla prudenza. “Il Covid non è scomparso e continua a circolare, soprattutto in contesti affollati – spiega un virologo dell’Istituto Superiore di Sanità –. È importante mantenere un livello di attenzione, in particolare per chi ha condizioni di salute più delicate”. Un altro elemento di distinzione rispetto agli anni bui della pandemia riguarda la gestione della vita quotidiana: non ci sono lockdown, restrizioni agli spostamenti o chiusure delle attività economiche. Le scuole e gli uffici restano aperti, e l’uso delle mascherine è consigliato solo in ospedali, RSA o in presenza di sintomi influenzali. In sintesi, il Covid oggi è una malattia con cui si convive. I nuovi casi confermano che il virus continua a mutare e a diffondersi, ma l’Italia – come gran parte del mondo – si trova in una fase diversa, in cui la prevenzione e la convivenza sostituiscono l’emergenza e le misure straordinarie del passato. Uno studio italiano pubblicato sul ‘Journal of Infection’ evidenzia come le microonde non termiche possano inattivare efficacemente virus respiratori tra cui il Sars-CoV-2 di Covid e l’influenza H1N1 e H5N1 (aviaria), aprendo nuove strade per strategie di prevenzione e controllo delle infezioni in ambienti chiusi. La ricerca, a firma di Silvio Brusaferro, Laura Brunelli, Luca Arnoldo, Guglielmo Arzilli, Alberto Sangiovanni-Vincentelli e Gaetano P. Privitera, ha revisionato 304 articoli scientifici pubblicati tra il 2015 e il 2025 sulle banche dati scientifiche internazionali PubMed, Scopus, Google Scholar e ScienceDirect, analizzando evidenze su sicurezza, efficacia e possibili applicazioni pratiche di questa tecnologia innovativa.

