Falso carabiniere ruba 180.000 euro di gioielli: arrestato ventenne di Terzigno, indagata la complice
CRONACA
16 settembre 2025

Falso carabiniere ruba 180.000 euro di gioielli: arrestato ventenne di Terzigno, indagata la complice

metropolisweb

Genova. Prima ha ricevuto un messaggio in cui le veniva comunicato un bonifico in uscita dal suo conto corrente, poco dopo la chiamata durante la quale un sedicente carabiniere la metteva al corrente di una truffa in atto per cui era opportuno affidare i propri gioielli del valore di 180mila euro all’Arma per poterli mettere al sicuro.

Così una 80enne genovese è stata aggirata da un uomo e una donna, che a seguito delle indagini dei carabinieri sono stati fermati rispettivamente con l’accusa di truffa aggravata e di favoreggiamento reale. L’anziana si era rivolta ai carabinieri riferendo di aver ricevuto un sms apparentemente inviato da un’azienda di pagamenti digitali, in cui veniva falsamente informata dell’avvio di un’autorizzazione per un bonifico da 800 euro in uscita dal proprio conto corrente.

Nel messaggio era indicato anche un numero di telefono da contattare per ottenere chiarimenti o bloccare l’operazione. Dopo aver composto il numero indicato, le rispondeva un presunto carabiniere informandola che il suo nome era stato inserito in un elenco di possibili vittime di truffa e che nei suoi confronti era stata avviata una procedura di protezione.

La vittima veniva così indotta a mettere al sicuro monili e preziosi che aveva in casa, poi consegnati ad un giovane sedicente carabiniere, presentatosi da lei senza divisa e senza mostrare un documento di riconoscimento. Grazie ai particolari forniti durante il racconto i militari dell’Arma coordinati dalla Procura Genovese hanno iniziato un’accurata acquisizione delle immagini di vari sistemi di videosorveglianza che ha permesso di individuare il ragazzo, incaricato di ritirare i gioielli poi quantificati in circa 180mila euro e l’autista del veicolo sul quale era risalito prima di scappare, una donna.

Entrambi 20enni ed originari di Terzigno, a seguito dell’emissione della misura cautelare il ragazzo è stato condotto presso la casa circondariale di Napoli Poggioreale poiché ritenuto responsabile di truffa aggravata, mentre la donna è stata sottoposta all’obbligo di dimora nel Comune di residenza, ritenuta responsabile del reato di favoreggiamento reale avendo agevolato la commissione dell’azione delittuosa.