Torre del Greco, primi disagi per i lavori in Litoranea: addio al parcheggio
Torre del Greco. Prendono ufficialmente il via le operazioni per il restyling di via Litoranea e iniziano i primi disagi per gli abitanti del quartiere e non solo. Come annunciato la scorsa settimana da Metropolis Quotidiano è stato consegnato il cantiere da 10 milioni di euro destinato a cambiare – secondo il progetto promosso dall’amministrazione comunale targata Giovanni Palomba e portato avanti dalla squadra di governo cittadino guidata dal sindaco Luigi Mennella – il volto del lungomare cittadino. La prima «misura» per l’avvio degli interventi – firmata dal comandante della polizia municipale Gennaro Russo – prevede la chiusura del parcheggio comunale di via onorevole Crescenzo Mazza, l’area dell’ex isola ecologica, trasformata in area di cantiere per la ditta incaricata delle opere di restyling. Lo stop alla sosta e al transito – in vigore H24 fino al 16 settembre 2026, salvo inevitabili proroghe per consentire la conclusione dei lavori – rappresenta il primo passo operativo per dare forma al progetto di riqualificazione del lungomare cittadino.
L’attesa fumata bianca
Una decisione attesa da mesi e destinata a segna l’inizio di un percorso evidentemente ricco di disagi per residenti e commercianti di via Litoranea, ma fondamentale per il futuro della quarta città della Campania. Dopo intoppi, rinvii e polemiche politiche – si ricorderanno l’annuncio-flop di inizio marzo e il repentino dietrofront – l’amministrazione guidata dal sindaco Luigi Mennella ha finalmente consegnato il cantiere all’impresa, aprendo così la strada a un’opera nata con l’obiettivo di cambiare radicalmente il volto della zona costiera.
I fondi del Pnrr
Il maxi appalto da circa 10 milioni di euro è stato finanziato attraverso una combinazione di fondi europei (7,7 milioni dal Pnrr), risorse del piano nazionale complementare (656.000 euro) e contributi del fondo per le opere indifferibili (1,4 milioni). Un pacchetto di investimenti che, nelle intenzioni, dovrà trasformare via Litoranea in un lungomare moderno, sicuro e attrattivo, restituendo alla città un pezzo di identità troppo a lungo trascurato. Il cronoprogramma parla chiaro: 360 giorni per completare i lavori, con l’obiettivo di chiudere entro la fine del 2026, termine ultimo per non perdere i finanziamenti europei.
La maledizione spezzata
Il progetto è arrivato al momento della consegna del cantiere non senza difficoltà. Dalla partenza annunciata e rinviata alle verifiche antimafia capaci di bloccare la firma del contratto, la «maledizione della Litoranea» sembrava destinata a prolungarsi all’infinito. Non a caso, il vicesindaco Michele Polese – delegato ai lavori pubblici dell’esecutivo di palazzo Baronale – aveva commentato amaramente: «Questo appalto sembra nato sotto una cattiva stella». Eppure, con la fumata bianca arrivata da Invitalia – l’agenzia nazionale che ha seguito la gara – i lavori hanno finalmente preso la strada giusta. Ora il primo atto concreto è la chiusura del parcheggio: un sacrificio temporaneo per i residenti e i frequentatori della zona, ma anche il segnale tangibile che, stavolta, le ruspe sono davvero pronte a entrare in azione.
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