Castellammare, sfratto all’alberghiero: chiuso il gas alla scuola
Castellammare, la città metropolitana chiude il gas al Viviani.
La Nota della preside:
«Niente più gas all’Istituto Alberghiero Viviani di Castellammare di Stabia: “È così che si uccide la ricchezza di una città e della scuola pubblica” afferma la dirigente Fabiola Toricco. La Città Metropolitana prosegue imperterrita nel suo comportamento vessatorio nei confronti dell’Istituto Alberghiero “Raffaele Viviani” di Castellammare di Stabia. Dopo aver comunicato – in maniera inaspettata e improvvisa – che si sarebbe dovuto effettuare un trasloco immediato, a solo poche ore dall’inizio delle attività didattiche (un’iniziativa verso la quale abbiamo già espresso, in maniera motivata, tutta la nostra contrarietà), ha oggi messo in atto, stavolta senza nemmeno un avviso, la chiusura della fornitura di gas, con tanto di apposizione di sigillo al contatore. Bloccando, di fatto, il lavoro delle cucine della scuola, che tra l’altro, sono al lavoro per approntare eventi sul territorio, da realizzare coinvolgendo attivamente studentesse e studenti.Si tratta di un gesto violento, di un’iniziativa arbitraria e scandalosa, che non tiene alcun conto del tavolo di trattativa che proprio la Città Metropolitana aveva dichiarato di voler predisporre a brevissimo per pervenire a un’adeguata soluzione.Il blocco della fornitura di gas, oltre a rappresentare un ignobile schiaffo inflitto all’intera comunità dell’Istituto ‘Viviani”, impegnata a garantire il diritto allo studio e alla formazione di centinaia di ragazze, di ragazzi e di persone adulte in cerca di una qualifica professionale, causa un enorme danno, non solo sociale, ma anche economico a tutta la Città di Castellammare di Stabia.Questa settimana, infatti, lo ribadiamo, nelle nostre cucine i docenti, assieme alle studentesse e agli studenti delle classi quarte e quinte, erano impegnati nella preparazione di specialità gastronomiche per due grossi, importanti eventi che si terranno (anche con il patrocinio del Comune di Castellammare) venerdì 26 settembre e domenica 28 settembre, presso il Santuario della Madonna della Libera. Arrivati a questo punto, viene da chiedersi a cosa servano le riunioni già convocate.Chiediamo con ancora maggior forza a tutte le istituzioni regionali e metropolitane, cercando una vicinanza ancora più grande da parte di tutte le associazioni che ci hanno supportato e della Città di Castellammare di Stabia, che si è mossa attivamente fin dall’inizio per cercare una possibile risoluzione tesa a scongiurare la crisi, di fare quanto di loro competenza per salvaguardare la preziosa offerta formativa sul territorio che ormai da decenni garantisce l’Istituto Alberghiero “Raffaele Viviani”.Chiediamo anche all’Ufficio Scolastico Regionale e provinciale di esprimersi nel merito di questo comportamento che i tecnici e i burocrati della Città metropolitana stanno adottando, con palese e ingiustificabile danno al diritto all’istruzione degli alunni. Riteniamo infatti che tale atteggiamento possa configurare anche una interruzione di pubblico servizio.Vogliamo fare scuola avendo certezze, con serenità e rispetto per il lavoro, sia degli insegnanti che delle studentesse e degli studenti.Basta attacchi al “Viviani” se non si vuole ammazzare non solo il diritto allo studio, non solo la ricchezza di un città come Castellammare, ma anche – in maniera concreta e simbolica – il concetto stesso di scuola pubblica».


