“Autismo & Caffè”,il nuovo progetto a Marano di Napoli
“Autismo & Caffè” è il nuovo progetto nato a Marano di Napoli da un’idea dell’Associazione “Tutela la Salute” e in collaborazione con il Gioia Caffè. Il progetto comincerà lunedì 29 settembre e terminerà ad aprile 2026, dopo un periodo di formazione di 6 mesi. L’iniziativa prevede sia la partecipazione a corsi online per la formazione teorica, sia attività in presenza per migliorare la pratica e la socialità. Hanno la possibilità di prendere parte al progetto tutti i ragazzi con disturbo dello spettro autistico a basso, medio ed alto funzionamento. La remunerazione per chi prenderà parte al progetto avverrà grazie ai fondi del “Programma nazionale Garanzia Occupabilità Lavoratori” (2021-2025) previsto nell’ambito del “Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza” Missione 5 “Inclusione e coesione”.
Sono 30 i ragazzi selezionati che avranno la possibilità di entrare nel mondo del lavoro, nonostante le richieste pervenute superassero il numero di posti disponibili. I giovani selezionati vivranno in maniera attiva la socialità insieme ai ragazzi e le ragazze del Servizio Civile e affronteranno un percorso che li accompagnerà, anche, ad un esame finale che permetterà loro di ottenere un titolo valido in tutta la regione Campania come “Addetto al bar”. Inoltre, ai partecipanti verrà offerta la possibilità di firmare un contratto di lavoro a tempo indeterminato.
Le sedi previste per lo svolgimento della didattica in presenza sono il Gioia Caffè di Marano di Napoli o Mugnano. Come spiega Diego Mancini, presidente dell’Associazione “Tutela la salute”, «il precedente successo di “Una Pizza per l’Autismo” ha ulteriormente motivato la decisione di intraprendere questo nuovo progetto per dare la possibilità di un inserimento nella società e nel mondo del lavoro». Come afferma anche la titolare del gioia Caffè, Letizia Prestigiacomo, «si tratta di una grande risorsa che va valorizzata». La stessa titolare è madre di un ragazzo autistico di 15 anni e subito ha deciso di fare la propria parte per “Autismo e Caffè “.
Massimo Imbimbo, uno dei genitori dei partecipanti al Corso di Formazione, ritiene che «il progetto oltre ad essere un’opportunità di inclusione lavorativa per i ragazzi affetti da disturbo dello spettro autistico, assuma anche per i genitori un significato che va oltre la mera attività lavorativa». Spiega lo stesso Massimo: «Vediamo i nostri figli socializzare, e questa è la cosa più importante. Per i giovani affetti da disturbo dello spettro autistico il futuro sia più incerto e quanto sia importante per loro non sentirsi isolati, poiché sono ragazzi che possono dare moltissimo e bisogna saper sfruttare le loro doti e analizzarle nel modo più giusto».

