Dal Santuario di Madonna dell’Arco alla chiesa di Quisisana a Castellammare: 25 milioni per le chiese
CRONACA
26 settembre 2025

Dal Santuario di Madonna dell’Arco alla chiesa di Quisisana a Castellammare: 25 milioni per le chiese

metropolisweb

Il Prefetto di Napoli, Michele di Bari, rende noti i dati relativi alla realizzazione dei progetti ,riguardanti le chiese di proprietà del Fondo Edifici di Culto nella città di Napoli e nell’area Metropolitana, finanziati dal Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (PNRR) – Missione M1C3, Cultura 4.0. Investimento 2.4: “Sicurezza sismica nei luoghi di culto, restauro del patrimonio FEC e siti di ricovero per le opere d’arte”.Si tratta, nello specifico, di 24 interventi, di cui 16 nella città di Napoli per un importo di € 25.646.000,00.Un’attività che viene particolarmente seguita dal Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e dal sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno con delega al Fec. Il primo progetto, il cui cantiere è stato inaugurato nel luglio 2024 e ultimato a gennaio 2025, ha riguardato i lavori di “Restauro e messa in sicurezza degli stucchi dell’abside del transetto e della cupola della Chiesa S. Pietro Martire” per un importo di € 350.00,00.Il programma di restyling degli edifici sacri del FEC è proseguito con l’avvio, nello scorso mese di dicembre, del primo dei tre interventi finanziati con fondi PNRR, relativi al complesso monumentale di Santa Chiara, “lavori di restauro del chiostro maiolicato del complesso monumentale di Santa Chiara in Napoli” di 2.000.000,00 €.  Allo stato attuale, la maggior parte degli interventi in programma sono stato avviati e 9 di essi, per un importo di circa 8.000.000 di €, si concluderanno nel rispetto dei termini contrattuali, nell’anno 2025.Si tratta di due opere di restauro interessanti il chiostro maiolicato e il campanile di Santa Chiara  nonché il restauro conservativo e la messa in sicurezza e consolidamento di altre 7 chiese quali San Gregorio Armeno, Santa Lucia Vergine al Monte, Santa Maria del Gesù detta delle Monache, Santa Maria Monteverginella, Santa Maria in Gerusalemme, Sant’Agostino degli Scalzi, San Giuseppe dei Ruffi. Per gli ulteriori 6 interventi riguardanti le chiese di Santa Maria delle Grazie a Caponapoli, San Giuseppe delle Scalze a Pontecorvo, Santa Teresa degli Scalzi, Santi Severino e Sossio, San Domenico Maggiore, e Santa Chiara – ala ovest è prevista la conclusione dei lavori a giugno 2026.

Il prefetto di Napoli, Michele di Bari

 

Nell’area metropolitana di Napoli sono previsti 8 interventi per un importo di € 5.599.00,00. Due di essi sono stati ultimati a luglio 2025. Si tratta delle opere programmate presso la chiesa di Sant’Antonio a Portici e la chiesa della Madonna dell’Arco a Sant’Anastasia, per un importo rispettivamente di € 440.000,00 e di € 364.000,00.Gli interventi che riguardano la Chiesa Santa Maria di Loreto Quisisana nel Comune di Castellammare di Stabia, la chiesa di San Michele Arcangelo a Gragnano e le chiese di Santa Chiara e di Sant’Angelo in Palco nel comune di Nola sono stati avviati e termineranno nel rispetto dei termini contrattuali.

Per la chiesa del Santissimo Rosario a Lettere è prevista il completamento a giugno 2026 e per la chiesa di San Francesco di Sorrento, i lavori inizieranno a breve. Presso la Prefettura di Napoli è operante un tavolo tecnico dedicato, con il compito di assicurare una più celere articolazione delle procedure istruttorie, consultive e deliberative finalizzate a conseguire il compimento dell’intero processo di attuazione degli interventi di sicurezza sismica e restauro del patrimonio del Fondo Edifici di Culto (FEC) che rientrano nel PNRR.  Si tratta di un programma di fondamentale importanza – che è stato possibile avviare grazie al lavoro di squadra promosso dal Ministero dell’Interno con il coinvolgimento di tutte le istituzioni interessate – per la conservazione del patrimonio storico-artistico e culturale dei nostri edifici di culto e delle opere d’arte in essi custodite che ne consentirà la piena fruibilità alla popolazione, garantendo inoltre la sicurezza dei fedeli e dei visitatori, sotto il profilo sismico e del contrasto al degrado. L’avvio del processo di attuazione degli interventi di sicurezza sismica e restauro del patrimonio FEC è coinciso, peraltro, con il 40^ anniversario dell’ istituzione del FEC, così come ricordato anche durante l’incontro svolto il 29 aprile scorso presso la Prefettura “Dialoghi in Prefettura Stati Generali del Fondo Edifici di Culto Ministero dell’Interno” che ha visto la partecipazione dell’onorevolle Wanda Ferro, sottosegretario con delega al FEC, che nell’occasione, ha sottolineato l’ importanza delle iniziative in atto per la tutela e la valorizzazione dell’inestimabile patrimonio artistico e culturale del Fondo Edifici di Culto nella città di Napoli e nell’area metropolitana, soprattutto sotto il profilo della restituzione alla collettività di simboli culturali identitari delle tradizioni del popolo napoletano.