La battaglia contro la violenza sulle donne si combatte a scuola
Fiorella Mannoia, paladina dei diritti delle donne
CULTURA
26 settembre 2025

La battaglia contro la violenza sulle donne si combatte a scuola

Rita Inflorato

La Fondazione Una Nessuna Centomila insieme ad AXA Italia hanno scelto Napoli come teatro di un’iniziativa di straordinaria importanza: il progetto “Tok, tok chi è?”.Si tratta di un percorso di educazione affettiva e rispetto, rivolto al cuore pulsante delle nostre comunità, le scuole secondarie di primo grado, con scuole coinvolte in diverse regioni d’Italia. L’apertura di questo cammino di speranza si è svolta nella maestosa Piazza del Plebiscito, dove la voce di Fiorella Mannoia, con tutta la sua intensità e passione, ha acceso una luce forte e chiara affermando: “Noi tutti stiamo combattendo una battaglia per cercare di sensibilizzare i ragazzi e i docenti sull’educazione al rispetto dell’altro, a partire dalle donne.”

Ma questo progetto non si ferma a un evento musicale perché è un viaggio che si articolano attraverso aule scolastiche, seminari di formazione online per docenti, incontri con le famiglie, sei appuntamenti in classe con gli studenti ed una giornata conclusiva che restituirà pubblicamente il frutto di questo impegno collettivo. Lavorare con i ragazzi significa piantare i semi di un futuro diverso, un futuro più giusto, più sicuro, più rispettoso per tutti. Il nostro mondo spesso appare freddo, distaccato, incapace di accogliere quei valori che danno senso e umanità alla vita.In questo contesto, l’educazione diventa il faro che illumina la strada verso la pace che è un bene prezioso e fragile. I giovani sono nel mezzo di una trasformazione delicata, in cui costruiscono la propria idea di relazioni, identità e mascolinità. La violenza sulle donne nasce spesso da radici profonde di stereotipi e pregiudizi culturali, che solo un’educazione attenta può disinnescare e cambiare, promuovendo rispetto e parità. Come ha ricordato con forza Giulia Minori, presidente della Fondazione Una Nessuna Centomila, “la preadolescenza è un passaggio spesso invisibile, ma carico di domande urgenti.” Ed è proprio qui che si costruisce il progetto, un modello educativo strutturato e partecipativo, capace di coinvolgere tutta la comunità scolastica in modo da offrire risposte concrete a un’urgenza che cresce ogni giorno. Gli insegnanti stessi, attraverso un dialogo costante, hanno manifestato un bisogno profondo di strumenti e supporto.

“L’educazione produce futuro e si nutre di futuro ” ricorda Maria Montessori in uno suo testo molto famoso per gli educatori “tocca ciò che c’è di più vitale nell’essere umano e ne plasma il destino”. I ragazzi, se educati al rispetto, possono diventare portatori di un cambiamento culturale autentico, capaci di influenzare il loro mondo con coraggio e consapevolezza.Imparare a riconoscere la violenza, in tutte le sue forme (fisica, psicologica, sessuale, economica) significa rompere il silenzio, spezzare la complicità e costruire una società più giusta. Iniziare questa conversazione nelle scuole è un atto urgente e necessario, perché i giovani devono comprendere che ogni gesto violento è una ferita vera, una paura che accompagna chi la subisce. Solo così potranno crescere diventando uomini e donne consapevoli, rispettosi e capaci di difendere chi è più vulnerabile. Intervenire oggi significa fermare la crudeltà prima che diventi una “normalità” accettata o ignorata. Perché la dignità, la libertà e la sicurezza delle donne non sono mai negoziabili. “Tok, tok chi è?” non è solo un progetto. È un appello, un impegno, un grido di speranza per costruire un futuro, a piccoli passi,  in cui essere donna non rappresenti un rischioRispondiRispondi a tuttiInoltraAggiungi reazione