Stop al blocco delle zone rosse, il Consiglio di Stato ribalta la sentenza: aveva ragione il prefetto
CRONACA
26 settembre 2025

Stop al blocco delle zone rosse, il Consiglio di Stato ribalta la sentenza: aveva ragione il prefetto

Andrea Ripa

Il Consiglio di Stato, in sede cautelare, ha accolto l’istanza cautelare e sospeso la sentenza del Tar Campania del luglio scorso, fissando l’esame nel merito al 12 febbraio del prossimo anno. L’intervento dei giudici amministrativi era stato sollecitato da alcune associazioni che avevano contestato la decisione del prefetto di Napoli, Michele di Bari, che aveva reiterato il provvedimento per alcune zone della città di Napoli. Il Tar a luglio scorso ha accolto le ragioni dei ricorrenti. Il consiglio di Stato ha ribadito che la questione deve “trovare un adeguato approfondimento” e che nelle more “appare apprezzabile l’interesse pubblico dedotto a supporto dell’istanza di sospensione degli effetti della sentenza impugnata”.

Con l’istituzione è possibile allontanar soggetti molesti o dediti ad attività illecite. La prefettura di Napoli spiega che comunque si è sempre coniugata “la libertà di circolazione con la sicurezza e l’ordine pubblico” e che i provvedimenti sono stati “condivisi e talvolta richiesti dai sindaci”. Provvedimenti che sono stati oggetto di confronto in sede di comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. I giudici del Consiglio di Stato (presidente Rosanna De Nictolis) hanno6 ritenuto, prima della pronuncia nel merito, di acquisire copia dei verbali del Comitato posti a base della decisione. Oltre al territorio del Comune di Napoli le zone rosse sono state introdotte anche in diversi comuni della provincia, da Castellammare a Pozzuoli, a Giugliano. Nel Vesuviano anche a Ottaviano e Pompei.

Nell’intera provincia di Napoli dall’istituzione delle zone rosse a fine luglio scorso sono stati eseguiti circa 240mila controlli. L’attività delle forze dell’ordine, nello stesso periodo, ha portato all’emissione di oltre 220 ordini di allontanamento. I controlli scattano allorquando viene segnala la presenza di persone già segnalate per determinati reati che assumono atteggiamenti ” aggressivi , minacciosi , o insistentemente molesti “. L’obiettivo è quello di contrastare, spiega il prefetto Michele di Bari, episodi “di movida violenta e molesta, risse, significativa incidenza di fenomeni di degrado o aggressioni per futili motivi, atti di vandalismo, consumo eccessivo di alcool e inquinamento acustico, e criminalità diffusa”. A sollecitare il rafforzamento dei controlli in svariati casi sono stati direttamente i cittadini. “Al di là del dati numerici che non è affatto trascurabile – evidenzia ancora il prefetto – va evidenziato un altro dato. La presenza delle forze dell’ordine ha un notevole effetto di deterrenza, facendo desistere eventuali malintenzionati . Evidenti passi in avanti dunque sono stati fatti per rendere piena agibilità e fruibilità dello spazio pubblico da parte dei cittadini “.